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23 dicembre 2009

Il mercato di frutta e verdura in scatola

In aumento i consumi di frutta e di verdura in scatola - Piselli verdi, olive, cetrioli (sott’aceto o in salamoia), frutta sotto sciroppa, jam e confetture di vario tipo dominano il 50-60% delle vendite totali – In dicembre le vendite di piselli verdi aumentano di parecchie volte rispetto alla media mensile – Sul piano di confezioni il mercato della Russia è ancora dominato di lattine di metallo e di barattoli di vetro.
Gli analisti hanno spiegato che la crescita di questi prodotti potrebbe essere legata all’accelerazione dei ritmi della vita nelle grandi città: i consumatori interessati nell’alimentazione sana hanno poco tempo per prepararsi in cibo della verdura fresca e la sostituiscono con quella in scatola.Nelle reti commerciali godono di una maggiore domanda seguenti tipi di frutta e di verdura conservate: piselli verdi, olive, cetrioli (sott’aceto o in salamoia), frutta sotto sciroppa, jam e confetture di vario tipo.L’insieme di questi prodotti domina il 50-60% delle vendite totali (in denaro). In denominazione quantitativa le vendite del tandem composto di cetrioli sott’aceto e di piselli verdi occupano il 30% del mercato russo di verdura e di frutta in scatola. I cambiamenti stagionali che interessano molto questo tipo di mercato influenzano poco o niente le vendite di cetrioli e di piselli.

Negli ultimi anni il grado della concorrenza su questo mercato particolare non ha subito notevoli mutamenti: come nel 2008 anche nel 2009 nelle reti commerciali di Mosca e di San Pietroburgo sono presentati i prodotti di circa 150 produttori russi e stranieri. In ognuno dei singoli segmenti esiste una decina secca di produttori che dominano le vendite. In alcuni settori 5-6 maggiori produttori riescono a controllare fino al 50% delle vendite, mentre nel comparto di mais dolce alcuni maggiori produttori internazionali ne controllano l’84% delle vendite.



Fonte: Intesa24

17 dicembre 2009

Migliora l'economia russa

Secondo l’Ufficio statistico russo RosStat il prodotto interno lordo del periodo luglio-settembre è diminuito dell’8,9% in termini annuali, mentre è aumentato del 13,8% rispetto al trimestre precedente.
Il PIL nominale ammonta a 10.489,5 miliardi rubli, pari a 342,5 miliardi di dollari. Complessivamente, da gennaio a settembre il PIL ha totalizzato 28,3 trilioni di rubli a prezzi correnti, con un calo del 9,9% a/a. Secondo le stime del Ministero dell’economia, la diminuzione dei primi nove mesi dell’anno è stata del 10% a/a. Il Ministero ha evidenziato, inoltre, che il miglioramento dell’economia osservato a settembre è stato dovuto soprattutto ai maggiori risparmi e ad un rallentamento minore degli investimenti; tuttavia, le spese dei consumatori rimangono piuttosto basse se confrontate quelle dello scorso anno, piuttosto alte, ed il recupero delle importazioni ha in qualche modo ridimensionato l’effetto positivo della crescita delle importazioni. Infine, il Ministero ha ricordato che le dinamiche positive del PIL sono state registrate già da giugno: si tratta di un dato attribuibile soprattutto alla crescita del settore agricolo ed a migliori prestazioni da parte del settore industriale.


Fonte: Informest

15 dicembre 2009

RUSNANO to invest in new solar plant generation


RUSNANO (Russian Corporation of Nanotechnologies) is a public company founded by the Russian Government in the 2007 and aims to invest and develop projects in the field of Nanotechnology.
On 11th of december RUSNANO announced the approval of a project aimed at production of nano-heterostructure photoconverters with the efficiency reaching 37-45%. The goal is to commercialize the outcomes of research conducted in the Ioffe Physical Technical Institute for constructing the main blocks of concentrator solar photovoltaic plants.
RUSNANO, Module Solar AG and “Solnechniy Potok” (Solar flux) company, established by the key developers of technology, are taking part in the project company chartered capital. R The total budget of the project is estimated as 5730 mln rubles, which means roughly 130 mln EUR.
The evidence is that sooner or later even Russia, like the other strong emerging markets, will invest massively in the cleantech and environment field.



Source: eestartup.com

14 dicembre 2009

Il flusso turistico dalla Russia

La diminuzione della domanda di viaggi all’estero per il periodo Capodanno-Natale rischia di raggiungere il 30-40 per cento - I turisti russi scelgono hotel di categorie inferiori rispetto al recente passato - Si prevede una notevole riduzione nella stagione invernale del 2009-2010 di visitatori che dalla Russia raggiungono i Paesi esotici e le località sciistiche d’Europa - Aumenta l’interesse per gli stock center di Milano e di Roma: sempre più turisti cercano di unire l’utile al dilettevole.

Le vendite di viaggi turistici per la stagione invernale 2009-2010 si distinguono moltissimo da quelle degli anni precedenti: la domanda è diminuita del 40%, i clienti chiedono hotel meno costosi e vanno all’estero per pochi giorni. Mentre l’anno scorso la permanenza all’estero, nelle zone sciistiche e nei Paesi tropicali, era stata di 10-14 giorni, quest’anno la tipica domanda non supera i sette giorni.Si vendono relativamente bene i pacchetti turistici per l’Egitto, un Paese che non chiede ai turisti russi i visti d’ingresso. Questa destinazione è sempre stata molto popolare tra i turisti russi che vogliono un Capodanno esotico, sul mare e tra le palme. Il calo della domanda di servizi turistici quest’anno ha trascinato al ribasso i prezzi, sia dei pacchetti che dei biglietti aerei. La concorrenza tra le compagnie aeree ha favorito una drastica riduzione dei costi dei pacchetti turistici, soprattutto per le destinazioni che possono passare per gli Emirati Arabi (ad esempio, molti operatori turistici hanno puntato su Seychelles dove volano Emirates, Quatar, Aeroflot, Transaero e molte altre compagnie). Le difficoltà economiche di cui soffre l’industria turistica russa ha spazzato via dal mercato del 2009 il 13% delle agenzie di viaggio: a Mosca sono andate in bancarotta 100 agenzie. Molto più dura la situazione nei centri regionali, dove la domanda di viaggi all’estero è diminuita notevolmente. Per incentivare le vendite, gli operatori turistici hanno aumentato al 2% il bonus per i viaggi venduti ai clienti con 20-30 giorni di anticipo.


Fonte: Intesa24

9 dicembre 2009

Il settore Moda in Russia

Una delle caratteristiche del mercato russo dell'abbigliamento e' la distribuzione non omogenea della domanda e dell'offerta nelle regioni.
Questa disomogeinita' ha caratterizzato in misura notevole la particolare struttura della domanda e dell'offerta sul mercato russo dell'abbigliamento. Ad esempio le vendite che si registrano a Mosca e San Pietroburgo sul mercato dell'abbigliamento ammontano al 35%, anche se il mercato di Mosca per volumi e' piu' del doppio di quello di San Pietroburgo. Al terzo posto viene Ekaterinburg.Il mercato dell'abbigliamento di Mosca e'il piu' grande e sviluppato della Russia. Circa il 20% del commercio al dettaglio del paese riguarda Mosca (secondo i dati del 2007 di Cushman & Wakefield Stiles & Riabokobylko). Qui troviamo tutti i grandi operatori dell'abbigliamento che operano in Russia.Nel contempo la quota di Mosca nel fatturato totale del commercio di abbigliamento si riduce lentamente, ma inesorabilmente. Cio' si spiega con l'apertura massiccia di reti commerciali nelle regioni in seguito al riacutizzarsi della concorrenza sul mercato di Mosca e dell'aumento del potere d'acquisto delle popolazioni nelle regioni.

Nonostante cio' il mercato della capitale resta prioritario per molti operatori che decidono di sbarcare in Russia. In quanto a reddito della popolazione Mosca occupa il primo posto nel paese, peraltro con grande distacco rispetto alle altre città. Ne consegue che le vendite di abbigliamento a Mosca continuano a crescere, anche se in modo non rapido come negli anni precedenti. Tra l'altra va tenuto conto che si sta riducendo la quota delle vendite in termini monetari sui mercatini. Ad esempio nel 2007 la percentuale delle vendite nei mercati e' diminuita non meno del 15%. I vecchi format hanno lasciato il posto soprattutto ai centri commerciali.



Fonte: ICE

6 dicembre 2009

Entrare nel mercato russo



Il mercato russo è uno dei più attraenti al mondo, per dimensioni, potenziali di sviluppo nei prossiami anni e domanda interna. Tuttavia, entrare in questo mercato non è affatto facile, anzi, è una vera e propria impresa per la stragrande maggioranza delle aziende. Fino a circa 10 anni fa, quando il mercato russo era ancora nella sua fase iniziale di vero sviluppo, la tipica logica di "esportatore" poteva bastare. Con un pò di impegno, le aziende straniere erano in grado di presentarsi agli importatori e distributori russi e proporre la propria offerta. Anzi, in molti casi erano proprio gli importatori russi a cercare i produttori stranieri per creare i loro assortimenti e proporsi, a loro volta, ai canali di vendita in Russia.

Oggi, la situazione si presenta abbastanza differente. Sul mercato vi è un'ottima presenza di prodotti provenienti da tutto il mondo e che coprono diverse fasce di mercato. Gli importatori e distributori hanno già consolidato i marchi che avevano introdotto anni fa e in alcuni casi, si sono creati anche dei propri marchi (private label). I produttori stranieri che vogliono entrare sul prosperoso mercato russo devono offrire un qualcosa in più agli occhi dei distributori, non basta più il solo "price list" e campionatura.

Nei prossimi post analizzeremo in che modo un produttore dovrebbe approcciare il mercato russo odierno.

3 dicembre 2009

Il mercato dei prodotti surgelati in Russia

Le vendite di prodotti surgelati crescono in Russia in media del 20-21% l’anno - La domanda in aumento è favorita dal ritmo frenetico della vita moderna e dal crescente benessere della popolazione
Il ritmo frenetico della vita moderna favorisce la crescita dei consumi di generi alimentari surgelati, che consentono di risparmiare tempo e fatica a chi non può permettersi il “lusso” di cucinare. In Russia generi alimentari precotti e surgelati, come pizze, frittelle, ravioli (pel’meni, in russo) diventano sempre più popolari tra i consumatori.Mentre diminuisce il consumo di surgelati che richiedono una lunga preparazione (carne, pollame, pesce e frutti di mare), aumentano di anno in anno i consumi di cibi precotti che devono essere semplicemente riscaldati.Le stime di consumo medio di generi alimentari surgelati variano in Russia da 2,6 a 3,2 miliardi di dollari l’anno, mentre i consumi nel settore di generi alimentari precotti sono stati nel 2007 di 1,5 miliardi di dollari. Negli ultimi tre anni la crescita media in questo settore è stata del 21 per cento (per valore in denaro). Sul mercato russo si possono trovare i marchi di molti tra i maggiori produttori internazionali. Lo sviluppo del mercato di generi alimentari surgelati è legato direttamente all’aumento della capacità d’acquisto della popolazione, accompagnato da un atteggiamento più esigente rispetti alla qualità del prodotto e al suo confezionamento. La Russia segue un trend globale: meno tempo hanno i consumatori per la cucina, più rapidamente cresce la domanda di generi alimentari pronti al consumo, tra cui quelli surgelati.
Fonte: notiziario Intesa24

29 novembre 2009

Il mercato delle acque minerali in Russia


Il mercato russo delle acque per il consumo umano è altamente competitivo, con la presenza di aziende di ogni dimensione tanto nazionali quanto straniere, ma dispone ancora di nicchie relativamente aperte a nuovi prodotti, tanto appartenenti alla fascia premium quanto alle categorie di prezzo più economiche: per queste sue caratteristiche rappresenta uno dei settori più interessanti dell'industria alimentare, anche se presenta ancora spiccate tendenze di stagionalità, con le vendite annuali che per quasi il 60% si riscontrano durante la stagione estiva.


Pur essendo orgogliosi del loro alto grado di modernità urbana, gli anni del boom economico hanno spinto sempre più russi a prediligere gli alimenti più genuini e quelli che ricordano loro gli anni della gioventù, che sono ancora quelli sovietici.
Già ora è comune la distribuzione di acque minerali con un leggero gusto di limone o arancia, ma altre combinazioni aromatiche potrebbero riscuotere il medesimo successo, soprattutto se si riferiscono ai piccoli frutti tipici di queste latitudini, come ad esempio le numerose bacche commestibili; da alcuni viene anche la proposta di confezionare acqua aromatizzata alle erbe medicinali e curative provenienti dalle più pulite foreste nordiche e siberiane.

26 novembre 2009

Ai russi piace il caffè



Nonostante il fatto, che la Russia rappresenta ancora il "fanalino di coda" tra i maggiori Paesi-consumatori del caffè, gli esperti internazionali ritengono che il mercato russo del caffè ha ottime prospettive di crescita. La Russia importa tutti i tipi del caffè. In particolare l'anno scorso sono aumentate di circa il 20% le importazioni del caffè grezzo, mentre le importazioni di caffè macinato naturale sono cresciute di quasi il 28%.
Bisogna sottolineare il fatto che ancora dai tempi sovietici la Russia rappresenta un Paese la cui popolazione preferisce il caffè solubile a quello naturale. La divisione del mercato è a netto favore del caffè solubile (85.000- 86.000 tonnellate), mentre la parte del caffè naturale è pari a 18-20.000 tonnellate. Secondo gli esperti internazionali il consumo del caffè naturale dovrebbe aumentare parallelamente alla crescita del benessere generale della popolazione.



Per ricevere maggiori dettagli circa il mercato del caffè in Russia scrivete a info@consulenzarussia.it


24 novembre 2009

La fiera ProdExpo 2010


ProdExpo è la più importante fiera russa dedicata al settore food & wine. Si tiene ogni anno nel mese di febbraio a Mosca, presso la struttura fieristica Expocentr. L'edizione del 2010 sarà la 17ma e si terrà dall'8 al 12 febbraio. All'evento partecipano tutte le più importanti società del settore, russe ed internazionali. Ben nutrita è la presenza di importatori e distributori russi. Durante le giornate fieristiche, diversi sono i concorsi volti a premiare i migliori prodotti per categorie di appartenenza. Il taglio della fiera è abbastanza professionale e vede la presenza di vistatori sia russi che stranieri.
La ProdExpo è un'ottima opportunità per quelle imprese che vogliano entrare nel mercato russo alimentare e vinicolo o che ne vogliano rafforzare la presenza.

21 novembre 2009

Il mercato russo dei formaggi


Dal 2004, l’anno in cui in Russia sono state raggiunte le 347.900 tonnellate, la produzione è salita progressivamente: 396.900 tonnellate nel 2006 per crescere a 400.000 tonnellate nel 2008 - In costante crescita prima della crisi economica anche le vendite - Lo scorso anno il volume di formaggi venduti ha raggiunto la quota di 665.000 tonnellate - Le importazioni costituiscono il 40% del mercato - In Russia sono funzionanti 150 grandi caseifici industriali.

La parte dominante del mercato russo dei formaggi, ovvero il 65% del totale, appartiene ai prodotti di tipo ‘duro’. Tra i consumatori russi sono molto popolari anche i cosiddetti formaggi ‘fusi’ a cui appartiene il 24% del mercato, mentre soltanto l’11% è controllato da formaggi molli (tipo mozzarella e simili).Nei cinque anni precedenti alla crisi finanziaria del 2008-2009 il mercato russo dei formaggi è cresciuto a un ritmo del 15% all’anno. Grazie all’aumento del benessere del popolo russo e alla penetrazione d
ella cultura occidentale più rapidamente è cresciuto il segmento di formaggi stagionati “con muffa” (+30% all’anno). Al secondo e al terzo posto per il ritmo di crescita si sono piazzati i formaggi fusi (+25%) e quelli duri (+24%). I formaggi duri dominano i consumi e l’assortimento offerto dai supermercati e dai negozi dei generi alimentari. . La scarsità di produzione di formaggi è compensata dalle importazioni: attualmente la quote dei formaggi d’importazione raggiunge il 40% dell’intero mercato russo. Secondo le statistiche doganali il principale Paese esportatore di formaggi verso la Russia è l’Ucraina, seguono Lituania e Germania, Finlandia, Francia e Italia.
Il maggiore produttore estero che esporta formaggi verso la Russia è il gruppo olandese Friesland Food Cheese che vende i marchi di formaggi più popolari tra i consumatori russi: Gauda, Edam, Maasdam. Negli ultimi tempi ha guadagnato molta popolarità il formaggio Lamber che si sta diffondendo in tutto il Paese.Nonostante i consumi siano in aumento, il consumo medio pro capite in Russia raggiunge appena i due chili all’anno, mentre la norma di consumo consigliata dai medici è di 6,5 chili. Per questo indicatore la Russia si trova ancora molto indietro rispetto ai Paesi industrialmente sviluppati dove si consumano da 10 a 15 chili di formaggi all’anno per abitante. In Italia il consumo di formaggi medio supera 25 chili l’anno per persona. Inoltre, rispetto alle statistiche dei tempi sovietici i consumi di formaggi in Russia sono diminuiti e finora non sono riusciti a ritornare sui livelli registrati in Urss.
Fonte: intesa csi

10 novembre 2009

Entrare nel mercato russo: ConsulenzaRussia.it

fare business in russia, avere informazioni sul mercato russo, capire la mentalità russa, trattare con le imprese di quel paese, capire come funziona il sistema logistico, sbrigare le pratiche doganali, sapere quali prodotto sono presenti sul mercato, perchè la russia è un mercato da non perdere, quali sono i settori che vanno di più, partecipare a fiere di settore, essere sempre aggiornati...

e… lo sapevate che i russi adorano il made in Italy?





Siamo una società di consulenza, con sede a Mosca, in grado di supportare l’entrata o l’espansione nel mercato russo delle PMI Italiane, attraverso operazioni sostenibili e profittevoli.
Grazie alla nostra presenza sul territorio, vogliamo essere il vostro partner di lungo termine nei mercati in cui operiamo, Russia e CIS.

Per conoscerci, visitate il nostro sito Internet o chiamateci.

9 novembre 2009

Il mercato dei prodotti per animali domestici


Il mercato russo del settore aumenta annualmente del 20 % – Negli ultimi tre anni (2005-2008) il volume del mercato è aumentato da 810 milioni di dollari a 1,5 miliardi - Le importazioni di questi prodotti diminuiscono di anno in anno e attualmente le importazioni non superano il 20% del mercato totale – Sono molto popolari i prodotti made in Italy.
Il mercato russo di prodotti per animali domestici si trova nella fase conclusiva di formazione e sta per passare a una fase matura. In questo momento il mercato russo è paragonabile a quelli dei Paesi sviluppati dell’Europa Occidentale così com’erano all’inizio degli anni 90. Una situazione che a volte viene sintetizzata con: “pronti al decollo”.
La crescita del mercato russo di prodotti per animali domestici è stata favorita da una serie di fattori tra cui la crescita economica del Paese e, di conseguenza, una rapida crescita del benessere dei consumatori. Inoltre, è aumentata la fiducia dei consumatori russi nei confronti del cibo pronto (secco in granuli o in scatola) per cani e gatti, che rappresenta il settore dominante del mercato.Nonostante il fatto che fosse praticamente impossibile immaginarsi i banchi dei negozi senza prodotti d’importazione, come alimenti italiani per uccelli o per piccoli roditori, oppure senza cibo statunitense per cani, le importazioni di questi prodotti diminuiscono di anno in anno e attualmente le importazioni non superano il 20% del mercato totale. Sono molto popolari i prodotti italiani (gabbie, cibo per uccelli e per roditori, accessori di vario tipo)Dal momento che il settore di prodotti d’importazione è molto volatile – gli alimenti per cani e gatti di certi marchi che per un lungo periodo hanno dominato il mercato possono scomparire del tutto e senza alcun preavviso come è successo nel terzo trimestre 2009 con i prodotti di Hill’s (alimenti per cani in scatola) – i consumatori preferiscono abituare i propri animali ai prodotti di produzione russa.
I principali settori del mercato russo di prodotti per animali domestici sono: alimenti, accessori, medicinali, prodotti per la cura (pettini, forbici, spazzole di vario tipo, ecc.)I nuovi settori del business per gli animali domestici che comprendono gli hotel per cani e gatti, nonché i servizi funerari sono sviluppati in questo momento solo a Mosca e nella regione intorno alla capitale. Dal momento che fino a pochi anni fa le pensioni per cani e gatti erano inesistenti, questo settore cresce a un ritmo del 50-60% l’anno. La quota di alimenti per animali raggiunge dal 50% al 70% dell’intero mercato russo di prodotti per animali domestici.
Infine, il settore dell’abbigliamento per cani e gatti costituisce il 10% del mercato totale. Nel Paese funzionano circa 2mila negozi specializzati (senza aggiungere piccoli esercizi e chioschi) che vendono prodotti per animali domestici.
Infine, il settore dell’abbigliamento per cani e gatti costituisce il 10% del mercato totale. Nel Paese funzionano circa 2mila negozi specializzati (senza aggiungere piccoli esercizi e chioschi) che vendono prodotti per animali domestici.

Fonte: notiziario dai mercati Csi

3 novembre 2009

Gli alimenti per bambini in Russia


Il mercato cresce in media del 10% all’anno, ma in alcuni settori l’aumento annuo raggiunge il 25-30% – In Russia il mercato è dominato dai produttori stranieri che hanno iniziato a produrre direttamente nel Paese – I maggiori consumi di generi alimentari per bimbi sono concentrati a Mosca.


Il settore degli alimenti per bambini in Russia è suddiviso nei seguenti segmenti: “alimenti per bimbi”, “succhi per bimbi e bibite contenenti succhi” e “alimenti che sostituiscono latte materno”. Negli ultimi tre anni il segmento di succhi e di bibite a base di succhi ha registrato una crescita del 33 per cento (in denominazione di denaro).Secondo le stime degli esperti di marketing. il mercato di generi alimentari per bimbi si trova ancora nella sua fase di sviluppo molto attivo, il cui tratto particolare è legato a un continuo aumento e ampliamento dei prodotti offerti ai consumatori, sulla base delle più moderne norme sanitarie e mediche. Il 21% del mercato è occupato dai prodotti che sostituiscono il latte materno (secchi o liquidi), mentre il restante 79% è costituito dai generi alimentari di passaggio dal latte materno al cibo normale (pappe, puree di ortaggi, di cereali, di frutta) succhi di frutta e misti, acque minerali e dessert. Rispettivamente, il settore dei generi alimentari di passaggio è suddiviso in puree di vario tipo (46%), succhi e pappe (15% e 14%). Biscotti e te sono due prodotti nuovi sul mercato russo e occupano rispettivamente il 3% e l’1 per cento.Negli ultimi tempi sul mercato russo di generi alimentari per bimbi sono comparsi molti prodotti nuovi che da subito hanno conquistato la fiducia dei consumatori: muslie, fiocchi di cerali, panne, formaggini speciali. La maggior parte di questi prodotti è importata, ma anche i produttori russi cercano di avviare questi tipi di produzione. Molto richiesta è l’acqua per i neonati che non deve essere bollita perché prodotta in base ai più rigorosi standard di purificazione.Attualmente la parte principale del mercato dei generi alimentari per bimbi è dominata dai prodotti della fascia bassa e media, mentre i prodotti della classe “premiale” raggiunge appena il 20 per cento del totale. I produttori dei generi alimentari per bimbi hanno registrato negli ultimi anni una crescita vertiginosa della concorrenza tra i produttori russi e quelli stranieri. Attualmente il 60% del mercato russo di generi alimentari per bambini è controllato da tre maggiori produttori: Nestle, Nutricia e Nutritec. Nel settore di prodotti che sostituiscono il latte materno la quota di questi tre produttori raggiunge l’85 per cento.
Fonte: intesa24

30 ottobre 2009

Cremonini da grande in Russia

L’imprenditore Luigi Cremonini, dell’omonimo gruppo alimentare emiliano, in un’intervista al quotidiano moscovita in lingua inglese The Moscow Times ha dichiarato che il nuovo stabilimento russo di Odintsovo, nella regione moscovita, diventerà operativo entro la fine dell’anno.
Iniziato a venire costruito nel 2007, lo stabilimento ha una superficie di 25 mila metri quadri e produrrà inizialmente 25 mila tonnellate di carne l’anno, capacità che raddoppierà in un momento successivo; l’investimento, da 100 milioni di euro rispetto ai 45 previsti originariamente, permetterà di servire hamburger ed altri prodotti in carne alle operazioni russe della multinazionale del fast food Mc Donald’s, che nel 2010 sarà destinataria già di 10 mila tonnellate di carni Cremonini.
Il gruppo alimentare italiano lavora con il mercato russo sin dai tempi sovietici, e più recentemente attraverso il sussidiario “Marrusia”, che nel 2008 avrebbe registrato un giro d’affari, in crescita annuale del 5%, di 133 milioni di euro; grazie all’alleanza con Mc Donald’s Russia, lo stesso è previsto salire a 180 milioni di euro entro la fine del 2010.
Marrusia distribuisce carne alle locali industrie di trasformazione, ma anche pesce, pasta, e ortaggi soprattutto a Mosca e San Pietroburgo, a destinazione in particolare del circuito HoReCa, ma anche dei principali supermercati, come Sedmoi Kontinent, Auchan, e ai grossisti come Metro.



Fonte: Uomini & Imprese

27 ottobre 2009

Colussi investe in Russia


Il gruppo alimentare italiano Colussi ha firmato una JV con la compagnia russa produttrice e distributrice di pasta Infolink, investendo nel progetto 100 milioni di dollari. Lo riporta il quotidiano economico russo Vedomosti. I soldi investiti dall'italiana Colussi Group, che comprende i marchi Agnesi, Misura, Gran Turchese, Flora, Festaiola e Sapori, saranno destinati allo sviluppo della produzione di farina e di cereali vari. Il direttore generale di Infolink, Andrei Gurov, ha detto che l'azienda russa coinvolgerà nella nuova impresa tutti i suoi attivi: l'industria di pasta nella regione di Belgorod, al confine con la Bielorussia, la fabbrica di pasta a Tula, a sud di Mosca, il distributore di pasta Maltagliati e Pasta Zara. La JV tra Colussi e Infolink, che controlla il 70 per cento delle forniture di pasta in Russia e che da dieci anni cura le distribuzioni del gruppo italiano, arriva in una fase di stagnazione del mercato russo. Secondo i dati forniti dalla compagnia Intesco Research Group, le vendite di pasta in Russia sono state nel 2008 pari a 1,02 milioni di tonnellate, dato rimasto pressoché invariato rispetto ai due anni precedenti con 1 milione di tonnellate vendute nel 2007 e 1,05 milioni nel 2006.



Fonte: newsfood.com

24 ottobre 2009


Da destinazione prioritaria ad uscita totale dal mercato: nessuno, negli anni recenti, sembra aver cambiato radicalmente opinione sulla Russia più velocemente di Carrefour, il più grande retailer d’Europa; la decisione è stata affidata ad uno scarno comunicato che parla dell’assenza di prospettive sufficienti per una crescita organica e di opportunità di acquisizione nel breve e medio periodo in grado di consentire al gruppo di arrivare ad una posizione di leadership.


Nonostante il comunicato, si moltiplicano gli interrogativi per cercare di giustificare realmente la scelta dei francesi, approdati in Russia da appena quattro mesi circa: soltanto alla metà di settembre Carrefour aveva aperto a Krasnodar il suo secondo centro commerciale russo, dal costo di 8 milioni di euro, mentre il primo outlet era stato aperto a Mosca poco tempo prima, a giugno; per la fine dell’anno aveva confermato l’apertura di un terzo ipermercato di dimensioni più contenute a Lipetsk.


Carrefour ha precisato che continuerà a gestire e a mantenere operativi i due ipermercati russi sino a quando avrà trovato un compratore affidabile per i medesimi.



Fonte: Uomini & Imprese

23 ottobre 2009

Farmaci di importazione in Russia

Nella prima metà del 2009 la Russia ha importato farmaci per oltre quattro miliardi di dollari, ovvero 460 milioni di dollari in meno rispetto al corrispondente periodo del 2008. Le stime degli analisti indipendenti sono state confermate grosso modo anche dalle statistiche ufficiali delle Dogane russe, secondo cui nel periodo gennaio-agosto 2009 le importazioni di farmaci dalle società specializzate russe sono diminuite dell’11,2% fino ad arrivare a quota 4,23 miliardi di dollari. Questi dati sono basati sui prezzi ufficialmente dichiarati dai produttori.Le medicine d’importazione controllano il 75% del mercato russo dei farmaci. Negli acquisti centralizzati finanziati dallo Stato la quota dei farmaci stranieri raggiunge addirittura il 90 per cento.Si tratta di un campanello d’allarme vero e proprio: le importazioni dei farmaci non erano mai diminuite dalla crisi finanziaria del 1998. Neppure nel biennio 2001-2002, quando per la prima volte venne introdotta l’Iva sulle medicine: allora le importazioni rallentarono solo leggermente. Anche nei primi sei mesi del 2008, rispetto al corrispondente periodo del 2007 le forniture dei farmaci dall’estero erano aumentate del 55%, salendo da 2,9 miliardi a 4,55 miliardi di dollari. In quel periodo l’intero mercato dei farmaci era cresciuto del 30 per cento. Nel 2009 nei casi migliori le società importatrici sono riuscite a conservare i volumi delle importazioni del 2008.
Fonte: Notiziario dei mercati CSI

10 ottobre 2009

Cambio euro/rublo



Sono mostrati i tassi di cambio storici dell' Euro (EUR) rispetto al Rublo russo (RUB)dalla data 10/09/2009 alla data 09/10/2009

5 ottobre 2009

Operations around Lenta retail chain

Private equity firm TPG Capital [TPG.UL] and the private equity arm of Russian state bank VTB (VTBR.MM) bought a large stake in Russian hypermarket chain Lenta, banking sources told Reuters on Monday.
Their comments followed a report in Kommersant business daily that TPG and VTB had teamed up to buy 35.4 percent in Lenta for between $110 million and $115 million. TPG Capital, VTB Capital and Lenta declined comment.
Lenta had earlier planned to tender an 89 percent stake in the company belonging to its key private shareholders with the exception of the European Bank for Reconstruction and Development, which owns the remaining 11 percent.
Sources had named Wal-Mart (WMT.N), the world biggest retailer, as well as France's Carrefour (CARR.PA) as the main potential bidders.
TPG and VTB bought the stake from Oleg Zherebtzov, the founder of Lenta, who scrapped an earlier option agreement on the share sale with private equity fund Marshall Capital Partners, Kommersant reported.
Lenta is Russia's fifth largest retailer with 36 hypermarkets in 17 cities and had sales of $2.34 billion in 2008.


Source: Reuters

1 ottobre 2009

Forum economico di Soci


Secondo gli organizzatori sono stati 8 mila i partecipanti all'ottavo Forum internazionale degli investimenti di Soci, appena conclusosi nella città della regione di Krasnodar; e 28 paesi stranieri hanno partecipato con proprie delegazioni istituzionali-imprenditoriali: tra questi, Italia, Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Svezia, e Svizzera.Le regioni russe presenti con proprie proposte d'investimento sono state 17 in più della precedente edizione, in tutto 56, di cui 32 rappresentate a Soci direttamente dai loro rispettivi governatori.Il "conteggio" ufficiale dei contratti e degli accordi d'investimento effettivamente siglati si sarebbe fermato a quota 238 unità per un valore complessivo di 481,8 miliardi di rubli, l'equivalente di 15,8 miliardi di dollari circa, ma sono stati migliaia i progetti d'investimento presentati; i contratti siglati nel 2008 si erano fermati a quota 328 miliardi di rubli.La prospettiva (del 2014) di Soci olimpica è ovviamente stata discussa nei dettagli, e numerosissimi degli accordi siglati lo sono stati proprio in vista dei Giochi.


Alle personalità presenti al Forum, anche del Cio, sono stati fatti visitare i cantieri olimpici della città, e proprio durante il Forum si è iniziato a costruire il nuovo Centro olimpico per il pattinaggio, da 12 mila posti.E' stato poi lo stesso Vladimir Putin a mostrare interesse personale per l'effettiva attuazione della famosa "isola artificiale" sul mar Nero, progetto che la crisi aveva nel frattempo messo a tacere: il progetto è infatti stato mostrato di nuovo, e Putin ha detto che il previsto hotel da 24 piani al centro dell'isola, che ricorderà la forma di una torcia olimpica, deve superare per bellezza e qualità il famoso Burj Al Arab di Dubai.




Fonte: U/I

21 settembre 2009

Distribuzione al dettaglio, news

Il retailer finlandese Kesko ha comunicato di essere molto interessato ad espandersi nel mercato russo dove sta valutando diverse opportunità di acquisizione; Kesko si è detto pronto ad investire fondi “notevoli” per lo sbarco in Russia, ed il suo comunicato è coinciso con l’apertura a Krasnodar del secondo ipermercato Carrefour in Russia.
Kesko è un’holding della grande distribuzione, con attività che variano dalla distribuzione alimentare al fai-da-te, sino alle attrezzature agricole ed alle automobili.
Auchan ha aperto il suo quinto ipermercato russo a San Pietroburgo, sulla via Borovaya; la struttura ha una superficie di 6 mila metri quadrati e la stessa insegna è adesso impegnata a negoziare la prossima apertura di un altro centro commerciale vicino a Celyabinsk a brand Leroy Merlin.
Si tratta del marchio per il fai-da-te del gruppo Auchan, ad oggi presente in sette città russe, tra le quali vi sono quattro presenze a Mosca e due nell’ex capitale zarista.
X5, la più grande catena russa di supermercati per vendite (è superata da Magnit solo per il numero di negozi), non teme per niente la concorrenza dei nuovi arrivati stranieri del calibro di Carrefour e, probabilmente, Wal-Mart: lo ha assicurato questa settimana in un intervento il Ceo Lev Khasis, che ha anche definito impossibile l’eventualità di una cessione di quota di controllo della sua holding.
Entro il 2010 X5 entrerà inoltre in grande stile anche nell’e-commerce, con una presenza autonoma e non dipendente dalla rete fisica di supermercati: Khasis ha parlato di “Amazon russa” e dell’intenzione di diventare il retailer russo numero uno sul web, ma ha riconosciuto che X5 dovrà superare le solite difficoltà russe al commercio via internet, cioè pagamenti, scarsa affidabilità del servizio postale, ed altre difficoltà di tipo logistico.

6 settembre 2009

Lo stato dell'industria farmaceutica russa



Il presidente Medvedev ha criticato lo stato dell’industria farmaceutica russa definendolo critico, per la grande quota prodotta di medicinali di semplice manifattura e di vecchia concezione, oppure di farmaci generici fabbricati sulla base di principi attivi importati, e l’assenza di medicinali e tecnologie farmaceutiche di concezione propria; secondo il presidente russo le multinazionali farmaceutiche sarebbero interessate a costituire joint venture con la compagnie russe, che tuttavia sarebbero del tutto impreparate a tali progetti comuni, in parte anche per colpa del governo, che sinora non ha predisposto alcun programma strategico per lo sviluppo del settore.
La Russia continua anche a dipendere dall’import di medicinali particolarmente avanzati o per patologie particolari e complesse.
Ad esempio, Pharmstandard è una delle maggiori compagnie farmaceutiche russe e dispone di cinque stabilimenti, ma oltre che a farmaci produce anche attrezzature ed articoli medicali; due anni fa fu la prima del suo settore a tenere un’Ipo da cui ricavò ben 880 milioni di dollari.
Pharmstandard ha appena concluso una fornitura allo Stato del farmaco antitumore Velcade, che distribuisce su licenza di Janssen-Cilag (gruppo Johnson & Johnson), dalle dimensioni e dal valore così importanti da permettere all’azienda di incrementare i propri profitti netti nel primo semestre del 47% a 2,6 miliardi di rubli.

Fonte: U/I

26 agosto 2009

World Food Moscow 2009


La World Food (www.world-food.ru), è la seconda fiera più importante dei Paesi CSI (dopo la PRODEXPO), dedicata ai prodotti alimentari e alle bevande. Giunta alla 18° edizione, si sviluppa su 60.000 mq. ed ospita poco meno di 1.000 espositori (circa 50% dalla Russia) provenienti da circa 50 Paesi.

Organizzata per la prima volta nel 1992, la fiera è diventata riferimento per i produttori stranieri che vogliono promuovere i loro prodotti nel mercato russo. Tra i principali prodotti esposti al World Food troviamo frutta e verdura, food, bevande e prodotti ittici.

Quest'anno il World Food si terrà dal 15 al 18 settembre e come di consueto presso la struttura fieristica Expo Centr.
Alle aziende italiane che si accingono a partecipare alla fiera e, desiderino un supporto locale, consigliamo di contattare Consulenzarussia.it, info@consulenzarussia.it

19 agosto 2009

Fiere di settore in Russia, settembre 2009

Golden GlobeDate: 03-SEP-09 to 06-SEP-09Gemme e gioielliVenue: Crocus Expo International Exhibition Center, Mosca

BuyBrand ExpoDate: 08-SEP-09 to 10-SEP-09FranchisingVenue: Expocentr Krasnaya Presnya Fairgrounds, Mosca

Junwex - MoscowDate: 12-SEP-09 to 17-SEP-09Macchine per il settore dei gioielliVenue: All-Russian Exhibition Center, Mosca

World Food MoscowDate: 15-SEP-09 to 18-SEP-09AgroalimentareVenue: Expocentr Krasnaya Presnya Fairgrounds, Mosca

CONEXPO - RussiaDate: 15-SEP-09 to 18-SEP-09Macchinari e tecnologia per l’industria delle costruzioni e del legnameVenue: Crocus Expo International Exhibition Center, Mosca

Intertool MoscowDate: 21-SEP-09 to 24-SEP-09Macchina e tecnologie per l’industrua dei metalliVenue: Crocus Expo International Exhibition Center, Mosca

Heimtextil RossijaDate: 21-SEP-09 to 24-SEP-09Settore del tessile
Venue: Crocus Expo International Exhibition Center, Mosca

Luxury Leisure MoscowDate: 22-SEP-09 to 24-SEP-09Luxury travel
Venue: Expocentr Krasnaya Presnya Fairgrounds, Mosca

Otdykh Leisure MoscowDate: 22-SEP-09 to 25-SEP-09Turismo invernale
Venue: Expocentr Krasnaya Presnya Fairgrounds, Mosca

PTA MoscowDate: 23-SEP-09 to 25-SEP-09Automazione industrialeVenue: TBA, Mosca

Documation RussiaDate: 29-SEP-09 to 01-OCT-09Gestione elettronica dei documentiVenue: Expocentr Krasnaya Presnya Fairgrounds, Mosca

KIP ExpoDate: 29-SEP-09 to 01-OCT-09Strumenti per il controllo, analisi e misurazioneVenue: Expocentr Krasnaya Presnya Fairgrounds, Mosca

Nanoindustry ExpoDate: 29-SEP-09 to 01-OCT-09NanotecnologieVenue: Expocentr Krasnaya Presnya Fairgrounds, Mosca

Sensors & Measurement ExhibitionDate: 29-SEP-09 to 01-OCT-09IngegneriaVenue: Expocentr Krasnaya Presnya Fairgrounds, Mosca

15 agosto 2009

Pharmacy Chain 36.6 faces bankruptcy proceedings



Russia-Based Pharmacy Chain 36.6 has had bankruptcy proceedings initiated against it by pharmaceutical distributor Protek in an attempt to recover debts owed by the retail giant. On 4 August Protek filed papers with the Arbitration Court of Nizhny Novgorod recognising the debtor


TDE Pharmacy - part of the Pharmacy Chain 36.6 network - as insolvent. Protek has also declared its intention to file further bankruptcy orders against other Pharmacy Chain 36.6 divisions, in order to regain RUB300 million (USD9.63 million).
Problems concerning debt between the two companies began in May 2008. An accumulation of debt led to Protek terminating its supply to the retail chain in November 2008, and filing numerous lawsuits at the time in order to reclaim the money. At the start of 2009, debts owed by Pharmacy Chain 36.6 to Protek were reported as RUB730 million (USD23.43 million). As of 11 August 2009, over 140 lawsuits have been filed by Protek. Around RUB400 million (USD12.84 million) has been repaid so far through Pharmacy Chain 36.6's manufacturing unit Veropharm. Protek claims to have tried negotiating with the retail chain with limited success and as a result has taken stronger action. Pharmacy Chain 36.6, however, believes that bankruptcy is unlikely and that debts will be immediately paid.



Source: planetretail.net


12 agosto 2009

Wal-Mart on Kopeika

The American retail giant Wal-Mart is said to be interested in acquiring the Russian Kopeyka discount chain. It is reported that the company made a preliminary offer to Kopeyka’s owner, Nikolay Tsvetkov in June 2009. It is thought that Mr Tsvetkov has not yet accepted the offer but that he is likely to do so in August. The retailer is estimated to be worth up to $630m. According to reports in the press, Wal-Mart is interested in obtaining a 100% stake in the retailer, but the possibility of Mr Tsvetkov’s retaining a minority stake is also being considered. Neither of the parties would comment on the reports. Interestingly, in April 2009 Wal-Mart held talks with another Russian retail chain, Lenta, on the acquisition of a 51% stake but it withdrew from the negotiations. On the other hand, the X5 Retail Group and Magnit showed interest in purchasing Kopeyka, but neither succeeded in concluding a deal.Wal-Mart operates 7,000 stores in 15 countries around the world, whereas Kopeyka owns a chain of 528 discounters all over Russia.
Source: russiaretail.com

7 agosto 2009

Investimenti italiani in Russia


Per finanziare le esportazioni e gli investimenti italiani in Russia il sistema bancario italiano mette a disposizione oltre 3,7 miliardi. E' il plafond del settore creditizio per le imprese che vogliono operare nel paese, che negli ultimi anni e' cresciuto a ritmo sostenuto, anche grazie a un settore bancario in rapida espansione e con alti tassi di rendimento (il Roe e' passato dal 17,8% nel 2003 al 22,7% nel 2007).


I finanziamenti in essere verso la Russia sono passati da 2 miliardi di dollari a fine 2005 a 25 miliardi di stock a settembre 2008. In Russia le banche italiane sono presenti nella federazione con i due principali gruppi bancari, con una rete di oltre 130 filiali sul territorio. Intesa Sanpaolo ha costituito nel 2003 la prima banca a capitale interamente italiano, Zao Banca Intesa. Unicredit e' dal 2005 nel mercato locale con Zao Unicredit Bank, oggi la piu' grande banca internazionale, la decima per assets.



Fonte: da materiali www.emiliaromagna-pmi.it

3 agosto 2009

Costituire una società in Russia

Costituire una società o aprire un ufficio di rappresentanza in Russia può diventare un processo lungo e laborioso se lo si affronta senza conoscere i meccanismi che ne stanno dietro.
La prima cosa da fare è sicuramente capire che tipo di società costituire, sulla base delle proprie esigenze e convenienze. Da un lato, in Russia, vi sono le società di capitali come le OOO (corrispondenti alle Srl) e ZAO / OAO (assimilabili alle SPA). Ma è anche frequente che le società straniere costituiscano degli uffici di rappresentanza o semplici filiali.
Importante è poi capire gli aspetti fiscali, contabili e di gestione delle diverse forme societarie, che cambiano notevolmente a seconda che si scelga di costituire una entità legale o meno.

Infine, l’aspetto che potrà richiedere maggiore attenzione è quello relativo al processo di accreditamento e registrazione. Le autorità russe richiedono una serie di documenti da parte della società che intende aprire un ufficio o un’attività produttiva in Russia. Il processo di accreditamento, mediamente, richiede circa due mesi dal momento della consegna dei documenti, che variano in base alla regione o città in cui verrò registrata la società

E’ consigliabile che le società straniere, intenzionate a stabilirsi in Russia, di ricorrere a società di consulenza specializzate nelle costituzione di società e di tutti gli aspetti giuridici e fiscali collegati.
Per avere assistenza e maggiori informazioni su questo tema, inviate una mail a info@consulenzarussia.it

29 luglio 2009

Forum internazionale degli investimenti Sochi 2009

L'VIII Forum internazionale degli investimenti si terrà dal 17 al 20 settembre 2009 a Sochi nella Regione di Krasnodar, sede dei Giochi Olimpici Invernali 2014. Il Forum di Sochi viene organizzato, per l’ottava volta, con l’appoggio del Governo della Federazione Russa e, come scopo principale, ha l’organizzazione di un centro internazionale di dialogo con i più autorevoli rappresentanti del business mondiale e degli ambienti scientifici e, le maggiori autorità statali in merito all’interesse mondiale suscitato dalle opportunità di investimento in Russia.
L’edizione 2009 del Forum tratterà argomenti relativamente alla promozione degli investimenti nelle infrastrutture, questioni di ottimizzazione dei rapporti tra Stato ed enti privati, sviluppo di un clima favorevole per gli investimenti, elaborazione di una strategia per lo sviluppo della Federazione Russa, accrescimento dell’interesse all’investimento e, consolidamento delle posizioni della Federazione Russa nei rapporti economici con i Paesi esteri. I principali compiti del Forum saranno: unificare le forze dei rappresentanti del business, della scienza e del potere, allo scopo di sostenere importanti progetti di investimento e di rendere più moderna l’economia russa; elaborare una strategia per lo sviluppo della Federazione Russa; accrescere l’interesse all’investimento e consolidare le posizioni della Federazione Russa nei rapporti economici con l’estero; assistere all’integrazione delle società russe nell’economia mondiale; assistere nell’applicazione delle tecnologie innovative nell’economia globalizzata; sviluppare un complesso turistico-ricreativo della Federazione Russa nonché la realizzazione di progetti d’investimento relativi alla costruzione di infrastrutture per le Olimpiadi invernali del 2014 a Sochi. Parteciperanno al Forum, il Presidente della Federazione Russa Dmitriy Medvedev, il Primo Ministro Vladimir Putin, e il Ministro dello sviluppo economico della FR, Elvira Nabiullina. Nell’ambito del Forum sono previste sedute plenarie, conferenze tematiche e tavole rotonde sulla modalità di sviluppo degli investimenti, esposizioni dei progetti di investimento, seminari sulla collaborazione internazionale e conferenze stampa.
Fonte: informest

27 luglio 2009

Il settore alberghiero russo


In Russia la crescita è del 15-20% all’anno – Molte catene internazionali aprono le proprie strutture in Russia – Il 40% del fatturato del settore alberghiero è concentrato a Mosca – Dei circa 4.400 hotel di tutta la Russia soltanto 34 possono vantare il certificato internazionale di cinque stelle – Le autorità della capitale lamentano la mancanza di 8-9.000 posti letto.


La Russia è un Paese con un enorme potenziale turistico con città antiche del famoso “anelo d’oro”, regioni autentiche e suggestive che si sono formate sotto l’influenza di diverse civiltà, zone ecologiche e meraviglie uniche come il lago Bajkal, la più grande riserva del mondo di acqua dolce. Lo sviluppo del turismo è bloccato dalla scarsità di adeguate infrastrutture, in primo luogo di alberghi. Nonostante il boom edilizio degli ultimi anni. gli alberghi rappresentano tuttora un anello debole del servizio turistico russo. A Mosca ci sono hotel appartenenti alle più famose catene alberghiere internazionali (Marriott, Hyatt, Swissotel, Holiday Inn, SAS Radisson, Kempinski ecc.), che offrono stanze ai prezzi inaccessibili per la maggior parte dei turisti comuni. Mancano invece hotel a tre stelle, lo standard più richiesto dai giovani e dai turisti della classe media.Per colmare questa lacuna le autorità russe – centrali e municipali – stanno lanciando dei programmi volti a favorire la costruzione di alberghi di varie categorie.Secondo i dati del Comitato federale russo per la statistiche (Rosstat), negli ultimi 10 anni il mercato russo dei servizi alberghieri è cresciuto in media del 15-20% all’anno. Ciononostante, all’inizio del 2008 (l’ultimo dato disponibile) la disponibilità degli alberghi in Russia rispetto al 2000 è aumentata soltanto del 9 per cento.


La scarsità di alberghi ufficialmente registrati ha fatto fiorire a Mosca una sorta di mercato parallelo: le agenzie immobiliari affittano dai privati appartamenti per poi subaffittarle. I prezzi per un appartamento in un quartiere centrale di Mosca possono variare da 140 a 200 euro per notte.


Per quanto riguarda il settore alberghiero di San Pietroburgo, nella “capitale del nord” ci sono 329 alberghi, per un totale di 17.844 stanze, di cui soltanto nove (complessivamente 1.494 stanze) hanno ottenuto la categoria internazionale di cinque stelle. Invece, 20 alberghi (un totale di 3.412 stanze) appartengono alla categoria quattro stelle, mentre 91 (8.609 stanze) sono a tre stelle.



Fonte: materiale intesa24

22 luglio 2009

Retail Sales Fall for 5th Month

Russian retail sales fell for a fifth month in June as incomes dropped and lending to households declined, the State Statistics Service said Monday.
Sales dropped 6.5 percent, compared with a year before, the fifth consecutive decline, the service said. Retail sales were up 0.2 percent on the month.
The recession has halted a consumer boom that helped Russia’s economy grow almost 7 percent on average annually and saw average wages rise sixfold since 1998. Gross domestic product in the world’s biggest energy exporter shrank 9.8 percent in the first quarter, the worst contraction in 15 years.

Retail loans dropped 1.9 percent in May as the rate of delinquencies rose to 5.5 percent of the total versus 5.1 percent in April, according to the Central Bank.
Russia’s unemployment rate fell in June to 8.3 percent. The average monthly wage dropped an annual 5.2 percent in June, while real disposable incomes fell 1 percent.
Capital investment fell 20.1 percent, as industrial output declined 12.1 percent in June.
Retail sales will probably grow in the last quarter of the year, compared with the previous three-month period, as sales stabilize from the middle of the year, the Economic Development Ministry said.


Source: Bloomberg

20 luglio 2009

Ultime mosse di Wal-Mart in Russia


La crisi internazionale ha colpito tutti i settori dell'economia russa, non risparmiando neanché le grandi catene della vendita al dettaglio che, negli anni passati, avevano conosciuto uno sviluppo straordinario, affermandosi in tutte le regioni della Russia.Le difficoltà economiche di alcuni operatori di settore, spesso impreparati a fronteggiare il calo della domanda ed a seguire politiche conservative nella attuale, difficile congiuntura, ha reso più probabile l'entrata sul mercato della GDO internazionale.


La manifestazione più recente è costituita dall'interesse del gigante statunitense Wal Mart Stores Inc., nei confornti della catena di discounters russa "Kopejka".Forte di una rete di 525 punti vendita, concentrati in 25 regioni della Federazione Russa, "Kopejka" possiede una valutazione di 280-630 milioni di dollari, al netto di 9 miliardi di dollari di indebitamento. Nei mesi trascorsi, diversi gruppi retail russi, tra cui "Magnit" e "Lenta" avevano dimostrato il proprio interesse nell'acquisto della rete di supermercati low cost, senza, tuttavia, andare oltre le fasi preliminari delle trattive.
Fonte: Russiaexport.org

17 luglio 2009

Turismo russo in Italia

Enit Mosca ha riportato in un suo rapporto sull'andamento del turismo russo in Italia che la domanda per i pacchetti organizzati con destinazione il nostro paese ha subito rispetto al 2008 una diminuzione del 15-20% a causa dell'incremento di costo degli stessi, anche fino di un quarto in più.
A sua volta, l'aumento generalizzato del costo dei pacchetti turistici Italia offerti dalle agenzie di viaggio russe si spiega con una serie di fattori legati soprattutto alla svalutazione del rublo nei confronti dell'euro verificatasi lo scorso inverno; nel corso del periodo estivo questa situazione provocherà la riduzione nel numero di voli charter, senza però che ciò abbia impedito del tutto alcune novità di rilievo, come un collegamento aereo settimanale di Napoli dal prossimo agosto sino al luglio 2010 o il charter settimanale Mosca-Grosseto organizzato da un tour operator della capitale russa.

Il direttore dell'ufficio moscovita dell'ente, Carlo Biraschi, ha dichiarato alle agenzie che trend e dati restano negativi, però migliori di quel crollo del turismo russo in Italia di cui si è parlato ad inizio anno, con il -30% sul 2008.


Fonte: U/I

15 luglio 2009

Boeing investe massicciamente in Russia

Il gigante dell'aersopaziale di Seattle ha annunciato un programma trentennale di investimenti in Russia, quantificato in circa 27 miliardi di dollari USA. Gli investimenti saranno diretti alla creazione di joint ventures con controparti russi in settori come la produzione di leghe di titanio, progettazione di aeromobili civili, sviluppo di servizi e ricerca di nuovi materiali.
Il primo risultato del progetto di investimento sarà costituito dalla realizzazione, in joint-venture con la russa OAO VSMPO-Avisma, di un impianto per la produzione di elementi in titanio destinati al nuovo velivolo Boeing 787 Dreamliner e ad apparecchi civili russi.
Fonte: Russia Export

8 luglio 2009

Mosca tra le città europee più favorevoli al commercio

Anche Mosca è entrata nella prestigiosa lista delle prime 10 città europee più adatte al business commerciale. Anzi, la capitale russa è l’unica città dell’Europa Centrale e Orientale che appare nelle prime dieci posizioni. E questo è dovuto a un volume di spese annue al consumo che raggiunge 4,057 miliardi di euro e a un costo medio di affitto degli immobili a uso commerciale di 2.900 euro l’anno.In generale le città dell’Europa Centrale e Orientale sono soltanto il 10% delle prime 50 in classifica. Ciò dimostra che nonostante la crescita esplosiva del loro commercio negli ultimi anni non sono riuscite a raggiungere ancora i livelli delle città dell’Europa Occidentale per quantità e qualità degli immobili idonei al commercio retail.
La capitale russa attira le maggiori catene commerciali del mondo. In giugno a Mosca la francese Carrefour, numero due del retail internazionale, ha aperto un suo primo ipermercato di 8.000 metri quadrati, su cui saranno venduti 15.000 tipi di generi alimentari e 30.000 tipi di beni di consumo dall’abbigliamento, ai casalinghi, agli elettrodomestici. Dopo il primo ipermercato moscovita, Carrefour intende inaugurare un ipermercato a Krasnodar e un altro a Lipetsk. Come strategia di sviluppo sul mercato russo Carrefour ha deciso non soltanto di aprire nuovi negozi propri, ma anche di acquisire esercizi già esistenti.
Fonte: Notiziario Csi

6 luglio 2009

Formula 1 exhibition in Moscow


At the press-conference, the organizers of Bavaria Moscow City Racing declared the list of participants and the program of the show which is to be held on July 19.
Bavaria Moscow City Racing enjoys the organization support of the Moscow Government. Vladimir Makarov, Chairman of Advertizing, Information and Moscow Dressing Committee told: “This project is not purely entertaining event that creates good cheer for the citizents and the guests of the city. It’s a project that offers workplaces for many people, who participate in the organizational process of such great event. This year the show is held without budgetary funds involvement. It’s especially important in the current economic situation”.


The 4,5 km racing track surrounds the southern part of the Kremlin and includes the Kremlin and Moskvorechye embankments of the Moscow River, Mokhovaya Street and Manezh Square. Mclaren, Williams and Redu Bull have already confirmed their participation.

5 luglio 2009

Il settore farmaceutico russo


Caratterizzata da una forte crescita economica e da una spesa pro-capite di farmaci piuttosto bassa, la Russia potrebbe sperimentare una crescita significativa della domanda di assistenza medica e di farmaci. La crescita annuale proiettata del mercato farmaceutico russo è di circa il 15% nei prossimi cinque anni, rispetto ad aspettative di crescita a metà-singola cifra nei mercati farmaceutici sviluppati.


Il mercato farmaceutico in Russia sta beneficiando della stabilità economica e politica nel paese. Stimolata dalle forte esportazioni di risorse naturali, la Russia ha realizzato una crescita del PIL annuale superiore al 7% negli ultimi sette anni, ha mantenuto surplus di budget su base annuale ed ha incrementato le sue riserve estere a oltre 500 miliardi di dollari americani. Un tasso simile di crescita del Pil è atteso anche per il 2008 e per il 2009. Oltre il 70% della spesa di prodotti farmaceutici non è rimborsabile, dato che in Russia non esiste una copertura universale per la spesa di farmaci. Dunque la crescita di una classe media con un reddito disponibile crescente è un driver importante per questo mercato retail che si basa sulla liquidità.


Malgrado la robusta crescita negli ultimi cinque anni, la spesa pro-capite di farmaci è ancora piuttosto bassa in Russia, non solo rispetto ai mercati sviluppati come Stati Uniti e Europa occidentale ma anche rispetto alla vicina Europa centrale e dell’Est. Il doppio della spesa pro-capite di farmaci porterebbe la Russia più o meno ai livelli della Slovacchia ma rimarrebbe ancora di molto al di sotto dei livelli dei paesi dell’Europa occidentale. Visto il forte outlook economico della Russia, l’elevata componente retail di consumo dei farmaci e il programma del governo per migliorare l’avvicinamento dei pazienti ai farmaci con obbligo di prescrizione, c’è un potenziale di crescita reale nel mercato che supera le attuali previsioni per i prossimi cinque anni.



Fonte: fondionline.it

1 luglio 2009

IL settore della carne e dei salumi nella Federazione Russa

Negli ultimi quattro anni in Russia aumenta a un ritmo del 12-15% il consumo di carne e di prodotti di carne. La produzione segna il passo e non riesce soddisfare la crescente domanda. Di conseguenza, aumentano le importazioni, aprendo ottime prospettive di sviluppo ai Paesi esportatori di carne e di prodotti di carne. Qualche anno fa era impossibile trovare sui banchi dei negozi russi della carne fresca di ottima qualità, prodotta oltre all’oceano.
Nei supermercati e nei grandi negozi dei generi alimentari i consumatori russi possono scegliere tra diversi produttori di salame Milano, di bresaola Valtellina, di prosciutto crudo e di pancetta affumicata. Per non parlare di Parmigiano reggiano e Mozzarella. L’aumento dell’import ha fatto salire il volume del mercato russo della carne e dei prodotti di carne da 21 miliardi di dollari nel 2006 a 25 miliardi nel 2007.
Per quel che riguarda i prodotti di carne (salami, salumi, wurstel, salsicce, prosciutti, paté ecc.), i consumi si stimano a soli 13-15 chili l’anno. Ovviamente, i consumi a Mosca e a San Pietroburgo si distinguono moltissimo dal resto del Paese e, secondo le stime, raggiungono i 30-35 chili l’anno per persona.
Un altro tratto particolare del mercato russo dei prodotti di carne è la dipendenza del settore dalle importazioni di carne: l’agricoltura russa non riesce a soddisfare a pieno la domanda di carne di alta qualità.
Le importazioni di generi alimentari di carne (salumi, prosciutti, paté ecc.) dopo un’impennata registrata nel periodo 2000-2003, raggiungendo quota 27-28mila tonnellate, negli ultimi quattro anni si sono assestate a 12-15mila tonnellate all’anno. È invece cambiata molto la struttura interna delle importazioni in Russia: a differenza dei primi anni post sovietici, quando le forniture erano dominate da carne e da pollame surgelati di bassissima qualità, attualmente sul mercato russo sono presenti molti prodotti di primissima categoria, dai prosciutti e salumi italiani, a carni rigorosamente selezionale.Secondo l’analisi del mercato russo, nei negozi di Mosca si vendono oltre 5mila tipi diversi di prodotti di carne. A San Pietroburgo e in altri maggiori centri abitati del Paese l’assortimento è di 2,5 mila prodotti, mentre nei capoluoghi delle regioni se ne offrono 600-900 tipi . Si distinguono le strutture interne dei mercati di Mosca, dove la quota di salumeria è del 52,2% dell’intero mercato, e delle regioni dove questa quota sale al 67,2 per cento.
Fonte: notiziario CSI

29 giugno 2009

Il mercato ortofrutticolo russo

Il mercato russo è da almeno cinque anni in crescita esplosiva per la frutta e ancora di più per gli ortaggi. Nei porti baltici sbarcano quantitativi sempre più imponenti di prodotto d'importazione proveniente da tutto il mondo, soprattutto dalla Cina e dall'Argentina, così come dal Marocco, dall'Egitto e da Israele, mentre via terra raggiunge Mosca il prodotto turco. L'Olanda continua a rivestire un ruolo di grande intermediaria, la Spagna ha una discreta rilevanza nel mercato russo, mentre Italia e Francia hanno posizioni di scarso rilievo considerato il loro peso nel commercio ortofrutticolo mondiale. La Russia importa complessivamente oltre 4 milioni di tonnellate di frutta per un valore intorno ai 2,5 miliardi di dollari.
I principali prodotti importati sono le banane, che rappresentano il 27% dell'import, le mele, che pesano per il 22%, le arance, che sono il 14%, le pere (7%), i mandarini (6%), i limoni (5%). Negli ultimi tre anni le preferenze dei consumatori russi si sono allargate anche al di fuori di banane, mele-pere e agrumi. Si è verificato il boom dell'uva da tavola, che ha conquistato il 5% dell'import, mentre prodotti diversi - tra i quali la frutta esotica - sono saliti al 14%. Una indagine della AC-Nielsen sui consumi di frutta in Russia conferma la preferenza del consumatore russo per mele, banane e agrumi. La forte domanda di mele è parzialmente soddisfatta dalla produzione locale ma praticamente tutta l'altra frutta è d'importazione. Questa indagine ha evidenziato che è molto bassa tra i consumatori la conoscenza dei marchi. Chiquita e Dole sono comunque superati, nella consapevolezza del consumatore russo, dalle banane a marchio Bonanza, provenienti dall'Ecuador e di proprietà dell'importatore russo JFC. Fuori dalle aree urbane la frutta è scarsamente consumata se non quella di produzione del proprio orto. Più della metà dei russi mangia frutta almeno una volta al giorno; questa percentuale sale al 70% nella stagione estiva. Dall'indagine risulta anche che solo il 15% dei russi acquista la frutta nei super- o ipermercati, la prevalenza degli acquisti essendo fatta nei negozi tradizionali e nei mercatini rionali. Il ruolo della Gdo è comunque in crescita, soprattutto a Mosca, a San Pietroburgo e nelle città che superano il milione di abitanti. La quota di frutta nel paniere alimentare dei russi è costantemente cresciuto negli ultimi 3-5 anni, questo a differenza della maggioranza dei Paesi dell'Europa occidentale dove i consumi sono invece stazionari o in calo. Lo sviluppo dei consumi in Russia può comunque essere minacciato dall'eccessivo aumento dei prezzi. Il consumatore russo è diventato esigente in termini di qualità e premia nelle sue scelte il prodotto di stagione perché più fresco e saporito.
Fonte: freshplaza.it

26 giugno 2009

Todini partner strategico per le Olimpiadi di Sochi 2014

Il gruppo Todini costruzioni diventerà il primo investitore strategico estero delle Olimpiadi invernali che si svolgeranno nel 2014 a Sochi, il centro balneare russo del Mar Nero. Secondo le fonti di Olimpstroy, una megastruttura statale che gestisce i preparativi per i Giochi, la proposta è stata presentata ad aprile da Luisa Todini, presidente della holding Todini Finanziaria e vice presidente della Federazione industria europea delle costruzioni, al leader russo, Dmitrij Medvedev, a margine del Forum economico italo-russo, organizzato dall'Ice, dalla Confindustria e dall'Abi.Todini costruzioni insieme a un gruppo di partner intende investire 600-700 milioni di euro nella costruzione a Sochi di due modernissimi poli alberghieri e commerciali. Qualora il progetto dovesse essere approvato da Olimpstroy, la consegna dei due quartieri italiani, che saranno chiamati "piccola Venezia" e "piccola Milano" potrebbe avvenire già nel 2013. Come ha dichiarato al quotidiano Kommersant il direttore marketing della Todini costruzioni, Enrico Bianco «un consorzio di società italiane di cui Todini coordina le attività realizzerà alcuni progetti a Sochi nell'ambito del partenariato statale-privato», una forma di collaborazione, particolarmente promossa dal primo ministro russo, Vladimir Putin. Il progetto di Todini è stato discusso a maggio a Sochi, al vertice italo-russo tra il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il presidente russo, Dmitrij Medvedev.
A Mosca nessuno dubita ormai che la Todini sarà il primo investitore strategico straniero che affiancherà nella realizzazione degli ambiziosi progetti olimpici i big russi, tra cui Gazprom, Interros di Vladimir Potanin (controlla Norilsk Nickel) e Bazel di Oleg Deripaska (controlla il colosso dell'alluminio Rusal). Il progetto "piccola Venezia" prevede la costruzione di un complesso di alberghi a tre stelle per 4.350 stanze e una zona commerciale di oltre 100mila metri quadrati, mentre il secondo, "piccola Milano" oltre a 4mila stanze a tre-quattro stelle, comprenderà anche 400 stanze a cinque stelle e una zona commerciale Vip di 100mila metri quadrati.Nei prossimi mesi il coinvolgimento del business italiano nelle opere di preparazione delle Olimpiadi 2014 diventerà molto più capillare. E questo perché a Mosca Antonio Fallico, presidente del tandem bancario Zao Banca Intesa e Kmb Bank (le due sussidiarie russe del gruppo Intesa Sanpaolo) ha siglato un accordo di collaborazione strategica con Serghej Borisov, presidente di Opora Rossii, l'Associazione delle imprese piccole e medie, che prevede un ampio coinvolgimento delle Pmi italiane e russe nella preparazione dei Giochi olimpici a Sochi. Il programma di cooperazion dovrà essere concretizzato in autunno, al Forum economico italo-russo a Verona, che sarà patrocinato dall'Associazione "Conoscere Eurasia".


Fonte: Intesa24

24 giugno 2009

Il posizionamento dei prodotti agroalimentari italiani in Russia

Nel corso degli ultimi anni il mercato del vino in Russia è cresciuto a ritmi del 25-30% annui. Ciò significa che si è assistito ad una vera e propria rivoluzione e modernizzazione di quel settore. Tuttavia, il settore wine in Russia è ancora di piccole dimensioni se paragonato ad altri mercati europei. Il potenziale di crescita è ancora elevatissimo e gli spazi per introdurre nuovi prodotti esistono. Le bottiglie di vino Made in Italy spedite in Russia sono aumentate del 30% nel 2008 raggiungendo un valore record di 64 milioni di euro. Tra i prodotti italiani esportati verso Mosca il vino è il settore che evidenzia la crescita più elevata.

Il mercato dei generi alimentari in Russia costituisce il segmento più ampio del mercato dei beni di prima necessità (Fmgc): nella struttura del mercato dei beni di prima necessità la quota dei prodotti alimentari raggiunge il 74%. Tra i prodotti alimentari italiani che riscuotono maggiore successo in Russia, la pasta, il caffè, l’olio di oliva, conserve e latticini occupano posizioni di rilievo. D’altronde, la cucina italiana è al terzo posto nelle preferenze dei russi, dopo quella nazionale e caucasica, staccando di almeno 10 punti percentuali tutte le altre, come la cucina cinese o quella francese. Inoltre, tra i ristoranti stranieri (e non dei paesi Csi), a Mosca il primato numerico e qualitativo è indubbiamente italiano.

19 giugno 2009

Carrefour Opens First Russian Store in the Filion shopping mall



French retail giant Carrefour opened its first Russian store Thursday, hoping to become a leading player despite a late arrival on the domestic market.Carrefour has invested 8 million euros ($11.1 million) into the 14,300-square-meter, two-story hypermarket located in a shopping mall in western Moscow, said Carrefour Group executive director Thierry Garnier.The store opens in the Filion shopping mall in Moscow. It occupies two floors and a sales area of nearly 8.000 square meters with 58 checkout counters and 450 staff members. From food products (15.000 items) to clothes, white & brown goods, etc. (30.000 non food items), the Carrefour store offers a wide variety of quality goods to its clients.The developer of the project is Rubicon Development (ZAO Extract-Fili) while the exclusive agent on marketing and leasing is Jones Lang LaSalle.


Total area of the Filion Mall is 87, 600 sq. m. with leased areas about 55, 000 sq. m.
Although the French company is Europe's top retailer, its entrance onto the Russian market comes after other foreign chains like Auchan and Metro Cash and Carry are already fully established.
Auchan operates in eight Russian cities, with 20 locations in the greater Moscow area alone. Metro has 48 Russian locations. Carrefour will also have to compete with Russia's own X5 Retail Group and the Mosmart chain.
By the end of the year, Carrefour plans to open two more stores in Krasnodar and Lipetsk, both in shopping centers.
The company will eventually expand to other store formats but is starting with hypermarkets "because this format works well in Russia," said Carrefour Russia CEO Jacobo Caller, who previously headed the company's unit in Romania. Carrefour also operates supermarkets, discount stores and convenience stores.



Source: The Moscow Times

18 giugno 2009

The Red prawn in the Red square



Dal 18 al 20 giugno a Mosca sarà promosso il gambero rosso di Mazara del Vallo. La Regione Sicilia insieme al Comune della città siciliana danno vita ad un'intensa attività promozionale del prodotto ittico di punta, appunto il gambero rosso, per farlo conoscere agli operatori russi del settore e di conseguenza ai consumatori locali. Le degustazioni saranno organizzate in due ristoranti italiani a Mosca, che offriranno un menù proprio a base di gambero. Inoltre, è anche prevista una conferenza stampa con la presenza di giornalisti russi del settore food.


Mazara del Vallo è uno dei più importanti centri pescherecci d'Italia e sta puntando sulla valorizzazione del distretto ittico all'estero. La Russia rappresenta un mercato di ottime dimensioni e potenziali, sopratutto per la presenza, a Mosca, di tantissimi ristoranti italiani di fascia medio-alta.


15 giugno 2009

Lavazza vede business in Russia

Gaetano Meleal, amministratore delegato di Lavazza, al termine della recente assemblea degli azionisti del gruppo ha specificato che nonostante "l'anno in corso sia più difficile del precedente", e proprio per allargare la propria presenza nei mercati a forte potenziale di crescita, la Russia risulta tra le aree del mondo in cui Lavazza punta ad espandersi; una di queste aree è l'Europa orientale, dove proprio la Federazione Russa rappresenta il mercato più ambito.

Il consumo pro-capite di caffè in Russia è in fase di continuo aumento, e il 60% per volumi viene consumato in bar e ristoranti.


Fonte: U/I

14 giugno 2009

Il settore Cosmetica russo


Il settore russo della cosmesi è uno dei più ricchi al mondo, grazie soprattutto alla grande attenzione che la popolazione russa femminile ha per il proprio aspetto estetico.
Secondo la banca d'investimenti Renaissance Capital, quest'anno la crescita delle vendite nel mercato russo dei cosmetici diminuirà ma si manterrà pur sempre positiva, prevedibilmente al +9% rispetto al +15% del 2008: la crisi starebbe convincendo i russi a tagliare le spese per i prodotti di lusso, ma i cosmetici e gli articoli per la cura personale restano abbordabili ed il loro consumo viene considerato essenziale per ottenere un senso di benessere nonostante la difficile congiuntura economica.


Il grande produttore russo Kalina vede nel corso del 2009 per i suoi prodotti una richiesta stabile nei segmenti di prezzo medio e basso; questa settimana sempre Kalina ha comunicato che intende entro aprile cedere gli asset produttivi del sussidiario Dr. Scheller, in cui è entrata nel 2005, alla tedesca Weckerle.

10 giugno 2009

Il mercato russo del mobili

Ai tempi dell’Urss i mobili di qualità in Russia facevano parte di una categoria di beni di consumo molto difficile da trovare. Mentre l’industria sovietica produceva dei mobili orribili, i consumatori andavano a caccia”di mobili fabbricati nei Paesi del blocco socialista: Romania, Bulgaria, Polonia e l’ex Yugoslavia. Questa situazione è durata fino alla fine degli anni 90 ed è terminata in seguito al crollo del regime e al passaggio del Paese a un sistema economico di mercato. Mentre all’inizio del nuovo periodo il mercato era dominato da mobili di importazione, dopo la crisi finanziaria del 1998 l’industria russa del mobile ricoperto è riuscita a spodestare i produttori stranieri nel settore dei mobili economici. Nel settore dei mobili di fascia alta il primato appartiene ancora ai produttori stranieri e in primo luogo a quelli italiani, mentre la quota dei mobili ricoperti d’importazione raggiunge attualmente il 20-25% dell’intero mercato.
Uno dei tratti molto particolari che distinguono i prodotti russi da quelli stranieri è conseguenza del fatto che i divani vengono usati non soltanto per sedersi ma anche per dormire. Gli specialisti dell’Ikea si sono accorti con molta sorpresa subito dopo il loro ingresso sul mercato russo della domanda molto alta non solo di divani letto, ma anche di poltrone letto.
Un altro tratto molto particolare che distingue il mercato russo da quello europeo è legato alla voglia di prodotti nuovi: mentre in Europa una linea di prodotti può ottenere per anni il gradimento dei clienti, il consumatore russo - reduce di quasi un secolo di negozi assolutamente vuoti - chiede continuamente prodotti nuovi e originali. Di conseguenza le fabbriche russe sono costrette a studiare e a promuovere sul mercato almeno 10 prodotti nuovi l’anno. Un prodotto innovativo e originale è in grado di garantire al produttore vendite alle stelle.Negli ultimi anni nel commercio di mobili si è creato il sistema seguente: il cliente sceglie in un negozio il tipo di mobile preferito, il tipo di rivestimento, il colore, eccetera, e paga per il prodotto. Dopodiché il venditore invia l’ordinazione alla fabbrica produttrice. Quando il prodotto - per esempio, un divano - è pronto, viene spedito al negozio, che provvede a consegnarlo al cliente. In Russia è normale aspettare la consegna del prodotto ordinato uno-due mesi, perché questa attesa è compensata dalla possibilità di scegliere tra tanti tipi di tessuti e di pelli.
I produttori russi non sono ancora in grado di soddisfare al 100% la domanda dei consumatori. E non si parla ancora di esportazione: i mobili ricoperti di produzione russa vengono venduti per il 100% in Russia e in alcuni altri Paesi dell’ex Unione Sovietica.I periodo più caldo per le vendite dei mobili per la casa della fascia “budget” in Russia dura da agosto al mese di gennaio, dopodiché arriva un periodo di calo della domanda, nel corso del quale le fabbriche sono costrette a tagliare la propria produzione. Le vendite dei mobili della fascia alta non sono soggette a effetti stagionali. Per questo motivo molte fabbriche cercano di spostare le proprie produzione nei segmenti più alti del mercato.


Fonte: materiali notiziario CSI