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29 giugno 2009

Il mercato ortofrutticolo russo

Il mercato russo è da almeno cinque anni in crescita esplosiva per la frutta e ancora di più per gli ortaggi. Nei porti baltici sbarcano quantitativi sempre più imponenti di prodotto d'importazione proveniente da tutto il mondo, soprattutto dalla Cina e dall'Argentina, così come dal Marocco, dall'Egitto e da Israele, mentre via terra raggiunge Mosca il prodotto turco. L'Olanda continua a rivestire un ruolo di grande intermediaria, la Spagna ha una discreta rilevanza nel mercato russo, mentre Italia e Francia hanno posizioni di scarso rilievo considerato il loro peso nel commercio ortofrutticolo mondiale. La Russia importa complessivamente oltre 4 milioni di tonnellate di frutta per un valore intorno ai 2,5 miliardi di dollari.
I principali prodotti importati sono le banane, che rappresentano il 27% dell'import, le mele, che pesano per il 22%, le arance, che sono il 14%, le pere (7%), i mandarini (6%), i limoni (5%). Negli ultimi tre anni le preferenze dei consumatori russi si sono allargate anche al di fuori di banane, mele-pere e agrumi. Si è verificato il boom dell'uva da tavola, che ha conquistato il 5% dell'import, mentre prodotti diversi - tra i quali la frutta esotica - sono saliti al 14%. Una indagine della AC-Nielsen sui consumi di frutta in Russia conferma la preferenza del consumatore russo per mele, banane e agrumi. La forte domanda di mele è parzialmente soddisfatta dalla produzione locale ma praticamente tutta l'altra frutta è d'importazione. Questa indagine ha evidenziato che è molto bassa tra i consumatori la conoscenza dei marchi. Chiquita e Dole sono comunque superati, nella consapevolezza del consumatore russo, dalle banane a marchio Bonanza, provenienti dall'Ecuador e di proprietà dell'importatore russo JFC. Fuori dalle aree urbane la frutta è scarsamente consumata se non quella di produzione del proprio orto. Più della metà dei russi mangia frutta almeno una volta al giorno; questa percentuale sale al 70% nella stagione estiva. Dall'indagine risulta anche che solo il 15% dei russi acquista la frutta nei super- o ipermercati, la prevalenza degli acquisti essendo fatta nei negozi tradizionali e nei mercatini rionali. Il ruolo della Gdo è comunque in crescita, soprattutto a Mosca, a San Pietroburgo e nelle città che superano il milione di abitanti. La quota di frutta nel paniere alimentare dei russi è costantemente cresciuto negli ultimi 3-5 anni, questo a differenza della maggioranza dei Paesi dell'Europa occidentale dove i consumi sono invece stazionari o in calo. Lo sviluppo dei consumi in Russia può comunque essere minacciato dall'eccessivo aumento dei prezzi. Il consumatore russo è diventato esigente in termini di qualità e premia nelle sue scelte il prodotto di stagione perché più fresco e saporito.
Fonte: freshplaza.it

26 giugno 2009

Todini partner strategico per le Olimpiadi di Sochi 2014

Il gruppo Todini costruzioni diventerà il primo investitore strategico estero delle Olimpiadi invernali che si svolgeranno nel 2014 a Sochi, il centro balneare russo del Mar Nero. Secondo le fonti di Olimpstroy, una megastruttura statale che gestisce i preparativi per i Giochi, la proposta è stata presentata ad aprile da Luisa Todini, presidente della holding Todini Finanziaria e vice presidente della Federazione industria europea delle costruzioni, al leader russo, Dmitrij Medvedev, a margine del Forum economico italo-russo, organizzato dall'Ice, dalla Confindustria e dall'Abi.Todini costruzioni insieme a un gruppo di partner intende investire 600-700 milioni di euro nella costruzione a Sochi di due modernissimi poli alberghieri e commerciali. Qualora il progetto dovesse essere approvato da Olimpstroy, la consegna dei due quartieri italiani, che saranno chiamati "piccola Venezia" e "piccola Milano" potrebbe avvenire già nel 2013. Come ha dichiarato al quotidiano Kommersant il direttore marketing della Todini costruzioni, Enrico Bianco «un consorzio di società italiane di cui Todini coordina le attività realizzerà alcuni progetti a Sochi nell'ambito del partenariato statale-privato», una forma di collaborazione, particolarmente promossa dal primo ministro russo, Vladimir Putin. Il progetto di Todini è stato discusso a maggio a Sochi, al vertice italo-russo tra il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il presidente russo, Dmitrij Medvedev.
A Mosca nessuno dubita ormai che la Todini sarà il primo investitore strategico straniero che affiancherà nella realizzazione degli ambiziosi progetti olimpici i big russi, tra cui Gazprom, Interros di Vladimir Potanin (controlla Norilsk Nickel) e Bazel di Oleg Deripaska (controlla il colosso dell'alluminio Rusal). Il progetto "piccola Venezia" prevede la costruzione di un complesso di alberghi a tre stelle per 4.350 stanze e una zona commerciale di oltre 100mila metri quadrati, mentre il secondo, "piccola Milano" oltre a 4mila stanze a tre-quattro stelle, comprenderà anche 400 stanze a cinque stelle e una zona commerciale Vip di 100mila metri quadrati.Nei prossimi mesi il coinvolgimento del business italiano nelle opere di preparazione delle Olimpiadi 2014 diventerà molto più capillare. E questo perché a Mosca Antonio Fallico, presidente del tandem bancario Zao Banca Intesa e Kmb Bank (le due sussidiarie russe del gruppo Intesa Sanpaolo) ha siglato un accordo di collaborazione strategica con Serghej Borisov, presidente di Opora Rossii, l'Associazione delle imprese piccole e medie, che prevede un ampio coinvolgimento delle Pmi italiane e russe nella preparazione dei Giochi olimpici a Sochi. Il programma di cooperazion dovrà essere concretizzato in autunno, al Forum economico italo-russo a Verona, che sarà patrocinato dall'Associazione "Conoscere Eurasia".


Fonte: Intesa24

24 giugno 2009

Il posizionamento dei prodotti agroalimentari italiani in Russia

Nel corso degli ultimi anni il mercato del vino in Russia è cresciuto a ritmi del 25-30% annui. Ciò significa che si è assistito ad una vera e propria rivoluzione e modernizzazione di quel settore. Tuttavia, il settore wine in Russia è ancora di piccole dimensioni se paragonato ad altri mercati europei. Il potenziale di crescita è ancora elevatissimo e gli spazi per introdurre nuovi prodotti esistono. Le bottiglie di vino Made in Italy spedite in Russia sono aumentate del 30% nel 2008 raggiungendo un valore record di 64 milioni di euro. Tra i prodotti italiani esportati verso Mosca il vino è il settore che evidenzia la crescita più elevata.

Il mercato dei generi alimentari in Russia costituisce il segmento più ampio del mercato dei beni di prima necessità (Fmgc): nella struttura del mercato dei beni di prima necessità la quota dei prodotti alimentari raggiunge il 74%. Tra i prodotti alimentari italiani che riscuotono maggiore successo in Russia, la pasta, il caffè, l’olio di oliva, conserve e latticini occupano posizioni di rilievo. D’altronde, la cucina italiana è al terzo posto nelle preferenze dei russi, dopo quella nazionale e caucasica, staccando di almeno 10 punti percentuali tutte le altre, come la cucina cinese o quella francese. Inoltre, tra i ristoranti stranieri (e non dei paesi Csi), a Mosca il primato numerico e qualitativo è indubbiamente italiano.

19 giugno 2009

Carrefour Opens First Russian Store in the Filion shopping mall



French retail giant Carrefour opened its first Russian store Thursday, hoping to become a leading player despite a late arrival on the domestic market.Carrefour has invested 8 million euros ($11.1 million) into the 14,300-square-meter, two-story hypermarket located in a shopping mall in western Moscow, said Carrefour Group executive director Thierry Garnier.The store opens in the Filion shopping mall in Moscow. It occupies two floors and a sales area of nearly 8.000 square meters with 58 checkout counters and 450 staff members. From food products (15.000 items) to clothes, white & brown goods, etc. (30.000 non food items), the Carrefour store offers a wide variety of quality goods to its clients.The developer of the project is Rubicon Development (ZAO Extract-Fili) while the exclusive agent on marketing and leasing is Jones Lang LaSalle.


Total area of the Filion Mall is 87, 600 sq. m. with leased areas about 55, 000 sq. m.
Although the French company is Europe's top retailer, its entrance onto the Russian market comes after other foreign chains like Auchan and Metro Cash and Carry are already fully established.
Auchan operates in eight Russian cities, with 20 locations in the greater Moscow area alone. Metro has 48 Russian locations. Carrefour will also have to compete with Russia's own X5 Retail Group and the Mosmart chain.
By the end of the year, Carrefour plans to open two more stores in Krasnodar and Lipetsk, both in shopping centers.
The company will eventually expand to other store formats but is starting with hypermarkets "because this format works well in Russia," said Carrefour Russia CEO Jacobo Caller, who previously headed the company's unit in Romania. Carrefour also operates supermarkets, discount stores and convenience stores.



Source: The Moscow Times

18 giugno 2009

The Red prawn in the Red square



Dal 18 al 20 giugno a Mosca sarà promosso il gambero rosso di Mazara del Vallo. La Regione Sicilia insieme al Comune della città siciliana danno vita ad un'intensa attività promozionale del prodotto ittico di punta, appunto il gambero rosso, per farlo conoscere agli operatori russi del settore e di conseguenza ai consumatori locali. Le degustazioni saranno organizzate in due ristoranti italiani a Mosca, che offriranno un menù proprio a base di gambero. Inoltre, è anche prevista una conferenza stampa con la presenza di giornalisti russi del settore food.


Mazara del Vallo è uno dei più importanti centri pescherecci d'Italia e sta puntando sulla valorizzazione del distretto ittico all'estero. La Russia rappresenta un mercato di ottime dimensioni e potenziali, sopratutto per la presenza, a Mosca, di tantissimi ristoranti italiani di fascia medio-alta.


15 giugno 2009

Lavazza vede business in Russia

Gaetano Meleal, amministratore delegato di Lavazza, al termine della recente assemblea degli azionisti del gruppo ha specificato che nonostante "l'anno in corso sia più difficile del precedente", e proprio per allargare la propria presenza nei mercati a forte potenziale di crescita, la Russia risulta tra le aree del mondo in cui Lavazza punta ad espandersi; una di queste aree è l'Europa orientale, dove proprio la Federazione Russa rappresenta il mercato più ambito.

Il consumo pro-capite di caffè in Russia è in fase di continuo aumento, e il 60% per volumi viene consumato in bar e ristoranti.


Fonte: U/I

14 giugno 2009

Il settore Cosmetica russo


Il settore russo della cosmesi è uno dei più ricchi al mondo, grazie soprattutto alla grande attenzione che la popolazione russa femminile ha per il proprio aspetto estetico.
Secondo la banca d'investimenti Renaissance Capital, quest'anno la crescita delle vendite nel mercato russo dei cosmetici diminuirà ma si manterrà pur sempre positiva, prevedibilmente al +9% rispetto al +15% del 2008: la crisi starebbe convincendo i russi a tagliare le spese per i prodotti di lusso, ma i cosmetici e gli articoli per la cura personale restano abbordabili ed il loro consumo viene considerato essenziale per ottenere un senso di benessere nonostante la difficile congiuntura economica.


Il grande produttore russo Kalina vede nel corso del 2009 per i suoi prodotti una richiesta stabile nei segmenti di prezzo medio e basso; questa settimana sempre Kalina ha comunicato che intende entro aprile cedere gli asset produttivi del sussidiario Dr. Scheller, in cui è entrata nel 2005, alla tedesca Weckerle.

10 giugno 2009

Il mercato russo del mobili

Ai tempi dell’Urss i mobili di qualità in Russia facevano parte di una categoria di beni di consumo molto difficile da trovare. Mentre l’industria sovietica produceva dei mobili orribili, i consumatori andavano a caccia”di mobili fabbricati nei Paesi del blocco socialista: Romania, Bulgaria, Polonia e l’ex Yugoslavia. Questa situazione è durata fino alla fine degli anni 90 ed è terminata in seguito al crollo del regime e al passaggio del Paese a un sistema economico di mercato. Mentre all’inizio del nuovo periodo il mercato era dominato da mobili di importazione, dopo la crisi finanziaria del 1998 l’industria russa del mobile ricoperto è riuscita a spodestare i produttori stranieri nel settore dei mobili economici. Nel settore dei mobili di fascia alta il primato appartiene ancora ai produttori stranieri e in primo luogo a quelli italiani, mentre la quota dei mobili ricoperti d’importazione raggiunge attualmente il 20-25% dell’intero mercato.
Uno dei tratti molto particolari che distinguono i prodotti russi da quelli stranieri è conseguenza del fatto che i divani vengono usati non soltanto per sedersi ma anche per dormire. Gli specialisti dell’Ikea si sono accorti con molta sorpresa subito dopo il loro ingresso sul mercato russo della domanda molto alta non solo di divani letto, ma anche di poltrone letto.
Un altro tratto molto particolare che distingue il mercato russo da quello europeo è legato alla voglia di prodotti nuovi: mentre in Europa una linea di prodotti può ottenere per anni il gradimento dei clienti, il consumatore russo - reduce di quasi un secolo di negozi assolutamente vuoti - chiede continuamente prodotti nuovi e originali. Di conseguenza le fabbriche russe sono costrette a studiare e a promuovere sul mercato almeno 10 prodotti nuovi l’anno. Un prodotto innovativo e originale è in grado di garantire al produttore vendite alle stelle.Negli ultimi anni nel commercio di mobili si è creato il sistema seguente: il cliente sceglie in un negozio il tipo di mobile preferito, il tipo di rivestimento, il colore, eccetera, e paga per il prodotto. Dopodiché il venditore invia l’ordinazione alla fabbrica produttrice. Quando il prodotto - per esempio, un divano - è pronto, viene spedito al negozio, che provvede a consegnarlo al cliente. In Russia è normale aspettare la consegna del prodotto ordinato uno-due mesi, perché questa attesa è compensata dalla possibilità di scegliere tra tanti tipi di tessuti e di pelli.
I produttori russi non sono ancora in grado di soddisfare al 100% la domanda dei consumatori. E non si parla ancora di esportazione: i mobili ricoperti di produzione russa vengono venduti per il 100% in Russia e in alcuni altri Paesi dell’ex Unione Sovietica.I periodo più caldo per le vendite dei mobili per la casa della fascia “budget” in Russia dura da agosto al mese di gennaio, dopodiché arriva un periodo di calo della domanda, nel corso del quale le fabbriche sono costrette a tagliare la propria produzione. Le vendite dei mobili della fascia alta non sono soggette a effetti stagionali. Per questo motivo molte fabbriche cercano di spostare le proprie produzione nei segmenti più alti del mercato.


Fonte: materiali notiziario CSI

5 giugno 2009

Economic forum in St. Petersburg


The economic crisis might have made the St. Petersburg economic forum more modest. But the 3-day event will promote Russia as one of the world’s leading investment destinations.

The 2009 St. Petersburg International Economic Forum is unlikely to match the $14.5 billion worth of deals signed off in 2008. The global financial crisis, and ensuing economic downturn, mean that Russia’s premier investment showcase will present a different economy to global investors with a different outlook. Russian Presidential Aide, Arkady Dvorkovich believes this years forum will be more about cultivating longer term investors.

“We believe that foreign investors' behavior is quite prudent and stable right now. There is no outflow of investment from Russia, and we know many companies have further plans to invest into the Russian economy including financial sector, manufacturing, energy, as well as services – retail, in particular.”



Source: RussiaToday

2 giugno 2009

La ripresa della borsa russa

Russian stocks gained the most among equity markets worldwide after UBS predicted a 30 percent surge for shares that have almost doubled this year. Sberbank rallied 17 percent after UBS recommended the nation's biggest bank, saying it has become "more comfortable with risks in the financial industry." Rosneft and LUKoil advanced more than 6 percent as oil increased for a sixth day. The 50-stock RTS Index added 7.3 percent to 1,167.42, the most in almost three months. The ruble-denominated MICEX Index jumped 7.4 percent to 1,206.2, closing above 1,200 for the first time since Sept. 8. The ruble strengthened as much as 1.3 percent to 30.58 per dollar, the highest since Jan. 9. "Russia is still a relatively cheap market," Stephen Jennings, chief executive officer at Renaissance Group in Moscow, said Monday. "What we've seen is a return to normality." Even after its rally this year, the RTS is valued at 6.8 times reported profit, less than half the price-to-earnings ratio of the other so-called BRIC countries, Brazil, India and China.
"The Russian market rally has been strong, and we feel it has not run out of steam," wrote UBS analysts, led by Dmitry Vinogradov, in Moscow in a report dated Monday. "Following the strong rally by exporters, we now recommend starting to rotate into domestic names, which should benefit from any economic upturn and strengthening currency." Russia, the world's largest energy supplier, will probably be back on a sustainable growth path in the third quarter, possibly even in the second, UBS economist Clemens Grafe wrote in a separate report. "The trough is behind us," Grafe wrote, adding that there are "green shoots" to be seen in a "mildly stronger" ruble and a slowing of inflation.
Fonte: Bloomberg