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30 maggio 2012

Il mercato dell'olio di oliva in Russia - 2011

Da u’analisi della storia delle importazioni di olio di oliva in Russia emerge che alla fine degli anni Novanta – inizio del Duemila il mercato russo di questo prodotto si sviluppava a balzi, ogni tanto raddoppiando o addirittura triplicando i volumi delle importazioni. Invece, nel 2008 le importazioni di olio di oliva in Russia sono diminuite rispetto a quanto registrato nel 2007 (meno 2% in termini quantitativi). Dopo la crisi del 2009, nel 2010 i volumi di importazioni di olio di oliva sono aumentati di nuovo del 65% in termini quantitativi. Lo scorso anno le importazioni hanno registrato una dinamica piuttosto moderata: nel 2011 le importazioni russe di olio di oliva di tutti i tipi sono aumentate rispetto al 2010 soltanto del 7% in termini quantitativi e soltanto dell’1% in termini di denaro.
Nel 2010 il consumo medio annuo di olio di oliva in Russia è stato di 190 grammi per persona. Nel 2011 il consumo è cresciuto leggermente, salendo a 195-200 grammi per  persona.
Il maggiore fornitore di olio di oliva sul mercato russo è la Spagna. i suoi produttori controllano il 55% delle esportazioni verso la Russia sia in termini quantitativi che in quelli di valore.
Il secondo maggiore esportatore di olio di oliva verso la Russia è l’Italia con il 26%. Al terzo posto si piazzano i produttori della Grecia.


Fonte: IntesaCSI24

24 maggio 2012

Krispy Kreme entra in Russia

La catena americana della ristorazione Krispy Kreme, specializzata in dolciumi, ha annunciato la firma di un accordo di collaborazione in franchising con una società russa appartenente ad Arkady Novikov, noto uomo d’affari della ristorazione e titolare del gruppo di ristoranti Novikov; l’accordo prevede che l’investitore statunitense apra a Mosca 40 negozi Krispry Kreme nel corso dei prossimi cinque anni.






Fonte: U/I

22 maggio 2012

Starbucks to open roadside outlets in Russia

Global coffee chain Starbucks plans to introduce a new store format in Russia by the end of 2012. The company is looking to open small roadside cafés for motorists through its Seattle’s Best Coffee banner - for which it has the rights to develop in the country.






Fonte: RetailPlanet

17 maggio 2012

Il mercato russo degli ortaggi da serra

Le esportazioni di ortaggi di serra verso la Russia  sono in costante aumento e compensano più che abbondantemente la scarsità di prodotti coltivati internamente. Nel periodo tra novembre e la prima metà di maggio la quota degli ortaggi freschi d’importazione raggiunge il 70% e per alcuni tipi di prodotti si arriva addirittura al 90 per cento. 
Nel periodo autunno-inverno-primavera il 95% di pomodori freschi arriva dalla Turchia, dalla Spagna e dalla Cina. Le esportazioni di cetrioli verso la Russia sono decisamente inferiori a quelle di pomodori. E questo perché in Russia la coltivazione dei cetrioli è molto diffusa tra i proprietari di serre.
Secondo le statistiche dei Servizio delle dogane, nel 2010 la Russia ha importato tre milioni di tonnellate di ortaggi freschi, mentre nei primi 9 mesi del 2011 (l’ultimo dato disponibile) le importazioni hanno raggiunto i 3,4 milioni di tonnellate.
I maggiori esportatori di pomodori verso la Russia sono la Turchia, la Cina, l’Uzbekistan, Israele. Mentre i maggiori esportatori di cetrioli verso la Russia sono l’Iran, la Turchia, la Cina, l’Ucraina.
I prezzi al consumo degli ortaggi freschi nelle maggiori città della Russia sono molto più alti rispetto a quelli dei centri regionali. Nel periodo 2005-2010 il prezzo medio nel commercio al minuto degli ortaggi freschi da serra è aumentato di oltre 2,5 volte. I prezzi più alti si registrano nel periodo gennaio-aprile. 


Fonte: Intesa24

10 maggio 2012

Accise doganali in Russia


Esportare in Russia, che dal 2009 fa parte dell'unione doganale con Bielorussia e Kazakstan, richiede anche la conoscenza di come il prezzo finale del proprio prodotto è influenzato da una serie di tasse ed imposte doganali.

I dazi di importazione variano a seconda della classe doganale e quindi categorie del prodotto. Bisogna anche aggiungere l'IVA doganale, generalmente pari al 18%. Infine, le dogane impongono un'ulteriore imposta doganale pari all'1.25%.

Per ricevere informazioni dettagliate circa la tassazione doganale russa, scrivete a info@consulenzarussia.it

7 maggio 2012

Riorganizzazione Unilever in Russia



La multinazionale Unilever cesserà la produzione di salse alimentari presso il proprio stabilimento Baltimor di Kolpino (San Pietroburgo), per spostarla presso il suo complesso alimentare nella regione di Tula; entro settembre dovrebbe completarsi il trasferimento dell’intera produzione di salse di pomodoro e ketchup, di marchi Baltimor e Calvé, con la chiusura completa della fabbrica sanpietroburghese.
Secondo Unilever, utili sinergie emergeranno dalla concentrazione a Tula di queste particolari produzioni, notevoli per l’intero mercato alimentare russo.


Fonte: U/I