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24 maggio 2010

Operatori russi settore Moda a Brindisi

Si svolgerà dal 2 al 5 luglio 2010 una Missione Incoming di operatori della distribuzione specializzata nel settore moda provenienti dalla Russia e dai Paesi Baltici. La missione economica è organizzata dalla Regione Puglia, Area Politiche per lo Sviluppo Economico, il Lavoro e l’Innovazione, tramite il supporto operativo dello Sprint Puglia, in collaborazione con l’ ICE - Istituto Nazionale per il Commercio Estero, nell’ambito di apposita Convenzione.
La missione è finalizzata a far conoscere agli operatori esteri le principali specializzazioni produttive di eccellenza del sistema moda pugliese, con particolare riferimento alle produzioni di fascia medio-alta nei seguenti comparti:
· abbigliamento casual uomo/donna;
· maglieria esterna;
· intimo;
· accessori/pelletteria;
· calzature.

La partecipazione al workshop e agli incontri business to business è gratuita e aperta a tutte le aziende del sistema moda pugliese di fascia media e medio-alta, attivi nei comparti: abbigliamento casual, maglieria esterna, intimo, accessori/pelletteria e calzature. Per ulteriori informazioni e partecipazione, consultare la pagina relativa all'evento della Camera di Commercio di Brindisi.
Fonte: Russiaexport

13 maggio 2010

Migliora il settore automobilistico in Russia

Secondo dati della consulting specializzata Asm Holding, nel primo trimestre la produzione automotive russa sarebbe aumentata su base annuale del 52,6% a oltre 218 mila unità; l’output di vetture appare cresciuto del 56,1% a oltre 190 mila unità, quello di camion del 36,4% a quasi 22 mila unità, e quello di autobus del 21,2% a oltre 6.200 unità.

Numeri positivi per la produzione nel trimestre sono stati riportati da tutti i grandi nomi considerati da questo studio, compresi gli automaker stranieri che costruiscono in Russia.
Fonte: U/I

10 maggio 2010

Il mercato russo della birra


Dopo aver raggiunto il punto massimo di 12 miliardi di litri, nel 2008 il mercato della birra in Russia è sceso sul piano quantitativo a 11,4 miliardi di litri, ovvero a 18-19 miliardi di dollari. La Russia è il terzo maggiore produttore di birra al mondo dopo la Cina e gli Stati Uniti. Secondo alcune stime (in questo momento non ci sono ancora dati finali su base annua), l’industria della birra in Russia sta attraversando un periodo difficile: nel 2009 la produzione sarebbe diminuita del 5-7 per cento.
Secondo i dati del Comitato statale russo per le statistiche (Rosstat), nel primo trimestre del 2009 la produzione di birra in Russia è diminuita del 6% rispetto ai dati registrati nel corrispondente periodo del 2008. Un duro colpo ai produttori è stato vibrato dall’introduzione di un’imposta indiretta progressiva (accise progressiva da tre a nove rubli) sulla birra, il cui effetto negativo è stato moltiplicato dalla riduzione dei consumi a causa della crisi finanziaria globale.
Secondo le stime degli analisti dell’Unione dei produttori della birra della Russia, nel primo trimestre del 2009 nel Paese sono stati prodotti 220,7 milioni di decalitri. Nel gennaio 2009 il calo della produzione è stato del 7,2% sul gennaio del 2008, nel febbraio del 2009 la diminuzione è scesa al 2,7% per risalire al 7,6% in marzo.
L’industria della birra in Russia ha ripetuto nel primo trimestre l’esperienza passata nel 2003, 2005, 2006 e 2008, quando all’inizio dell’anno era stato registrato un calo della produzione. Per esempio, nel gennaio 2008 la produzione aveva fatto un crollo del 29,3% rispetto ai risultati del gennaio 2007. Nel primo trimestre del 2009 la tendenza alla diminuzione della produzione all’inizio di ogni anno è stato accompagnato dalle conseguenze della crisi finanziaria globale.
In Russia in questo momento ci sono tre grandi produttori di birra: il gruppo Baltika, con sede centrale a San Pietroburgo, controlla il 37% del mercato. Al secondo posto c’è Heineken che con circa il 24 per cento. Anheuser-Bush InBev (ex SUN InBev) con il 17-19% russo occupa il terzo posto. Seguono SAB Miller (9,8%), Efes (9,4%), Ochakovo (3,3%).
Nonostante che nel 2009 i maggiori produttori abbiano diminuito le proprie vendite (Baltica ha visto calare nel primo trimestre del 2009 le vendite del 5%, a 8,5 milioni di decalitri), tutti i maggiori produttori hanno conservato le proprie posizioni.
Un grande salto di qualità è stato fatto in Russia nel 2008 da Heineken che, dopo l’acquisizione del pacchetto di controllo degli stabilimenti Rechizapivo, ha portato la propria quota di mercato dal 13% del 2007 al 24%.
Lo sviluppo della produzione di birra in Russia avviene in modo poco omogeneo. Nel 2008, inizio 2009, è stata registrata una diminuzione della produzione in quattro delle sette circoscrizioni federali, compresi i due maggiori centri per la produzione della birra (regioni del Centro e del Nord-Ovest). A San Pietroburgo, la capitale informale della birra russa, la diminuzione della produzione nel 2008-inizio del 2009 è stata del 19,3 per cento.
I consumi di birra in Russia attualmente sono stimati a 67-85 litri per abitante (la popolazione totale è di 143,5 milioni), ovvero sotto la media europea pari a 110 litri l’anno.
I consumi di birra nei bar e ristoranti costituiscono una parte minore, diversamente da quanto avviene nei Paesi dell’Europa Occidentale.
In Russia, invece, i consumatori preferiscono acquistare la birra nei supermercati e nei negozi e, poi, consumarla a casa, in compagnia di amici, oppure all’aperto.
Inoltre, in Russia ci sono pochi locali (rispetto agli standard europei) dove si può bere della birra. Infatti, i costi di affitto dei locali per lanciarvi una birreria hanno raggiunto livelli proibitivi.
Per quanto riguarda le preferenze dei consumatori, l’80% delle vendite è concentrato nel comparto della birra chiara con grado di alcol inferiore al 5 per cento. L’altro 15% è costituito dalle vendite di birra chiara fortificata (alcol fino all’8,6%). Tutto il resto, appena il 5%, rappresenta le vendite di birre scure, non filtrate, analcoliche, ecc.
Infine, negli ultimi anni sono aumentati i consumi di birre della fascia alta e di quella super economica.

Fonte: Intesa24CSI

1 maggio 2010

Walt-Mart rethinking entrey strategy in Russia


Wal-Mart, the world’s biggest retailer, may opt to build its own stores in Russia in addition to buying an existing chain, a source familiar with the situation said Thursday.
Working under the radar, Wal-Mart’s Moscow office is looking at these two strategies rather than focusing solely on an acquisition, the source said.
The option of a purchase is “only a small part of the story,” the person said, asking for anonymity because he was not authorized to discuss the matter with the press.

A Wal-Mart spokesman said only that the company still considered Russia a promising investment prospect, declining to discuss specific plans.
“We are studying the appropriate means of entering the market,” said Konstantin Dubinin, the retailer’s Moscow-based corporate affairs director.

The company has had an office here since the fall of 2008, and it expanded its staff earlier this year. They are currently on the 19th floor of the Northern Tower in the Moskva-City business district.

If Wal-Mart chooses to go it alone, it may construct its stores in three sizes: 15,000 square meters; 8,000 square meters; and of smaller floor space, the source said.
Retailers such as France’s Auchan and St. Petersburg-headquartered Lenta already boast hypermarkets of about 15,000 square meters, while Magnit is betting on 8,000-square-meter stores. Even so, the formats are ­believed to have plenty of room to grow.


Source: The Moscow Times