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23 dicembre 2009

Il mercato di frutta e verdura in scatola

In aumento i consumi di frutta e di verdura in scatola - Piselli verdi, olive, cetrioli (sott’aceto o in salamoia), frutta sotto sciroppa, jam e confetture di vario tipo dominano il 50-60% delle vendite totali – In dicembre le vendite di piselli verdi aumentano di parecchie volte rispetto alla media mensile – Sul piano di confezioni il mercato della Russia è ancora dominato di lattine di metallo e di barattoli di vetro.
Gli analisti hanno spiegato che la crescita di questi prodotti potrebbe essere legata all’accelerazione dei ritmi della vita nelle grandi città: i consumatori interessati nell’alimentazione sana hanno poco tempo per prepararsi in cibo della verdura fresca e la sostituiscono con quella in scatola.Nelle reti commerciali godono di una maggiore domanda seguenti tipi di frutta e di verdura conservate: piselli verdi, olive, cetrioli (sott’aceto o in salamoia), frutta sotto sciroppa, jam e confetture di vario tipo.L’insieme di questi prodotti domina il 50-60% delle vendite totali (in denaro). In denominazione quantitativa le vendite del tandem composto di cetrioli sott’aceto e di piselli verdi occupano il 30% del mercato russo di verdura e di frutta in scatola. I cambiamenti stagionali che interessano molto questo tipo di mercato influenzano poco o niente le vendite di cetrioli e di piselli.

Negli ultimi anni il grado della concorrenza su questo mercato particolare non ha subito notevoli mutamenti: come nel 2008 anche nel 2009 nelle reti commerciali di Mosca e di San Pietroburgo sono presentati i prodotti di circa 150 produttori russi e stranieri. In ognuno dei singoli segmenti esiste una decina secca di produttori che dominano le vendite. In alcuni settori 5-6 maggiori produttori riescono a controllare fino al 50% delle vendite, mentre nel comparto di mais dolce alcuni maggiori produttori internazionali ne controllano l’84% delle vendite.



Fonte: Intesa24

17 dicembre 2009

Migliora l'economia russa

Secondo l’Ufficio statistico russo RosStat il prodotto interno lordo del periodo luglio-settembre è diminuito dell’8,9% in termini annuali, mentre è aumentato del 13,8% rispetto al trimestre precedente.
Il PIL nominale ammonta a 10.489,5 miliardi rubli, pari a 342,5 miliardi di dollari. Complessivamente, da gennaio a settembre il PIL ha totalizzato 28,3 trilioni di rubli a prezzi correnti, con un calo del 9,9% a/a. Secondo le stime del Ministero dell’economia, la diminuzione dei primi nove mesi dell’anno è stata del 10% a/a. Il Ministero ha evidenziato, inoltre, che il miglioramento dell’economia osservato a settembre è stato dovuto soprattutto ai maggiori risparmi e ad un rallentamento minore degli investimenti; tuttavia, le spese dei consumatori rimangono piuttosto basse se confrontate quelle dello scorso anno, piuttosto alte, ed il recupero delle importazioni ha in qualche modo ridimensionato l’effetto positivo della crescita delle importazioni. Infine, il Ministero ha ricordato che le dinamiche positive del PIL sono state registrate già da giugno: si tratta di un dato attribuibile soprattutto alla crescita del settore agricolo ed a migliori prestazioni da parte del settore industriale.


Fonte: Informest

15 dicembre 2009

RUSNANO to invest in new solar plant generation


RUSNANO (Russian Corporation of Nanotechnologies) is a public company founded by the Russian Government in the 2007 and aims to invest and develop projects in the field of Nanotechnology.
On 11th of december RUSNANO announced the approval of a project aimed at production of nano-heterostructure photoconverters with the efficiency reaching 37-45%. The goal is to commercialize the outcomes of research conducted in the Ioffe Physical Technical Institute for constructing the main blocks of concentrator solar photovoltaic plants.
RUSNANO, Module Solar AG and “Solnechniy Potok” (Solar flux) company, established by the key developers of technology, are taking part in the project company chartered capital. R The total budget of the project is estimated as 5730 mln rubles, which means roughly 130 mln EUR.
The evidence is that sooner or later even Russia, like the other strong emerging markets, will invest massively in the cleantech and environment field.



Source: eestartup.com

14 dicembre 2009

Il flusso turistico dalla Russia

La diminuzione della domanda di viaggi all’estero per il periodo Capodanno-Natale rischia di raggiungere il 30-40 per cento - I turisti russi scelgono hotel di categorie inferiori rispetto al recente passato - Si prevede una notevole riduzione nella stagione invernale del 2009-2010 di visitatori che dalla Russia raggiungono i Paesi esotici e le località sciistiche d’Europa - Aumenta l’interesse per gli stock center di Milano e di Roma: sempre più turisti cercano di unire l’utile al dilettevole.

Le vendite di viaggi turistici per la stagione invernale 2009-2010 si distinguono moltissimo da quelle degli anni precedenti: la domanda è diminuita del 40%, i clienti chiedono hotel meno costosi e vanno all’estero per pochi giorni. Mentre l’anno scorso la permanenza all’estero, nelle zone sciistiche e nei Paesi tropicali, era stata di 10-14 giorni, quest’anno la tipica domanda non supera i sette giorni.Si vendono relativamente bene i pacchetti turistici per l’Egitto, un Paese che non chiede ai turisti russi i visti d’ingresso. Questa destinazione è sempre stata molto popolare tra i turisti russi che vogliono un Capodanno esotico, sul mare e tra le palme. Il calo della domanda di servizi turistici quest’anno ha trascinato al ribasso i prezzi, sia dei pacchetti che dei biglietti aerei. La concorrenza tra le compagnie aeree ha favorito una drastica riduzione dei costi dei pacchetti turistici, soprattutto per le destinazioni che possono passare per gli Emirati Arabi (ad esempio, molti operatori turistici hanno puntato su Seychelles dove volano Emirates, Quatar, Aeroflot, Transaero e molte altre compagnie). Le difficoltà economiche di cui soffre l’industria turistica russa ha spazzato via dal mercato del 2009 il 13% delle agenzie di viaggio: a Mosca sono andate in bancarotta 100 agenzie. Molto più dura la situazione nei centri regionali, dove la domanda di viaggi all’estero è diminuita notevolmente. Per incentivare le vendite, gli operatori turistici hanno aumentato al 2% il bonus per i viaggi venduti ai clienti con 20-30 giorni di anticipo.


Fonte: Intesa24

9 dicembre 2009

Il settore Moda in Russia

Una delle caratteristiche del mercato russo dell'abbigliamento e' la distribuzione non omogenea della domanda e dell'offerta nelle regioni.
Questa disomogeinita' ha caratterizzato in misura notevole la particolare struttura della domanda e dell'offerta sul mercato russo dell'abbigliamento. Ad esempio le vendite che si registrano a Mosca e San Pietroburgo sul mercato dell'abbigliamento ammontano al 35%, anche se il mercato di Mosca per volumi e' piu' del doppio di quello di San Pietroburgo. Al terzo posto viene Ekaterinburg.Il mercato dell'abbigliamento di Mosca e'il piu' grande e sviluppato della Russia. Circa il 20% del commercio al dettaglio del paese riguarda Mosca (secondo i dati del 2007 di Cushman & Wakefield Stiles & Riabokobylko). Qui troviamo tutti i grandi operatori dell'abbigliamento che operano in Russia.Nel contempo la quota di Mosca nel fatturato totale del commercio di abbigliamento si riduce lentamente, ma inesorabilmente. Cio' si spiega con l'apertura massiccia di reti commerciali nelle regioni in seguito al riacutizzarsi della concorrenza sul mercato di Mosca e dell'aumento del potere d'acquisto delle popolazioni nelle regioni.

Nonostante cio' il mercato della capitale resta prioritario per molti operatori che decidono di sbarcare in Russia. In quanto a reddito della popolazione Mosca occupa il primo posto nel paese, peraltro con grande distacco rispetto alle altre città. Ne consegue che le vendite di abbigliamento a Mosca continuano a crescere, anche se in modo non rapido come negli anni precedenti. Tra l'altra va tenuto conto che si sta riducendo la quota delle vendite in termini monetari sui mercatini. Ad esempio nel 2007 la percentuale delle vendite nei mercati e' diminuita non meno del 15%. I vecchi format hanno lasciato il posto soprattutto ai centri commerciali.



Fonte: ICE

6 dicembre 2009

Entrare nel mercato russo



Il mercato russo è uno dei più attraenti al mondo, per dimensioni, potenziali di sviluppo nei prossiami anni e domanda interna. Tuttavia, entrare in questo mercato non è affatto facile, anzi, è una vera e propria impresa per la stragrande maggioranza delle aziende. Fino a circa 10 anni fa, quando il mercato russo era ancora nella sua fase iniziale di vero sviluppo, la tipica logica di "esportatore" poteva bastare. Con un pò di impegno, le aziende straniere erano in grado di presentarsi agli importatori e distributori russi e proporre la propria offerta. Anzi, in molti casi erano proprio gli importatori russi a cercare i produttori stranieri per creare i loro assortimenti e proporsi, a loro volta, ai canali di vendita in Russia.

Oggi, la situazione si presenta abbastanza differente. Sul mercato vi è un'ottima presenza di prodotti provenienti da tutto il mondo e che coprono diverse fasce di mercato. Gli importatori e distributori hanno già consolidato i marchi che avevano introdotto anni fa e in alcuni casi, si sono creati anche dei propri marchi (private label). I produttori stranieri che vogliono entrare sul prosperoso mercato russo devono offrire un qualcosa in più agli occhi dei distributori, non basta più il solo "price list" e campionatura.

Nei prossimi post analizzeremo in che modo un produttore dovrebbe approcciare il mercato russo odierno.

3 dicembre 2009

Il mercato dei prodotti surgelati in Russia

Le vendite di prodotti surgelati crescono in Russia in media del 20-21% l’anno - La domanda in aumento è favorita dal ritmo frenetico della vita moderna e dal crescente benessere della popolazione
Il ritmo frenetico della vita moderna favorisce la crescita dei consumi di generi alimentari surgelati, che consentono di risparmiare tempo e fatica a chi non può permettersi il “lusso” di cucinare. In Russia generi alimentari precotti e surgelati, come pizze, frittelle, ravioli (pel’meni, in russo) diventano sempre più popolari tra i consumatori.Mentre diminuisce il consumo di surgelati che richiedono una lunga preparazione (carne, pollame, pesce e frutti di mare), aumentano di anno in anno i consumi di cibi precotti che devono essere semplicemente riscaldati.Le stime di consumo medio di generi alimentari surgelati variano in Russia da 2,6 a 3,2 miliardi di dollari l’anno, mentre i consumi nel settore di generi alimentari precotti sono stati nel 2007 di 1,5 miliardi di dollari. Negli ultimi tre anni la crescita media in questo settore è stata del 21 per cento (per valore in denaro). Sul mercato russo si possono trovare i marchi di molti tra i maggiori produttori internazionali. Lo sviluppo del mercato di generi alimentari surgelati è legato direttamente all’aumento della capacità d’acquisto della popolazione, accompagnato da un atteggiamento più esigente rispetti alla qualità del prodotto e al suo confezionamento. La Russia segue un trend globale: meno tempo hanno i consumatori per la cucina, più rapidamente cresce la domanda di generi alimentari pronti al consumo, tra cui quelli surgelati.
Fonte: notiziario Intesa24