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21 novembre 2009

Il mercato russo dei formaggi


Dal 2004, l’anno in cui in Russia sono state raggiunte le 347.900 tonnellate, la produzione è salita progressivamente: 396.900 tonnellate nel 2006 per crescere a 400.000 tonnellate nel 2008 - In costante crescita prima della crisi economica anche le vendite - Lo scorso anno il volume di formaggi venduti ha raggiunto la quota di 665.000 tonnellate - Le importazioni costituiscono il 40% del mercato - In Russia sono funzionanti 150 grandi caseifici industriali.

La parte dominante del mercato russo dei formaggi, ovvero il 65% del totale, appartiene ai prodotti di tipo ‘duro’. Tra i consumatori russi sono molto popolari anche i cosiddetti formaggi ‘fusi’ a cui appartiene il 24% del mercato, mentre soltanto l’11% è controllato da formaggi molli (tipo mozzarella e simili).Nei cinque anni precedenti alla crisi finanziaria del 2008-2009 il mercato russo dei formaggi è cresciuto a un ritmo del 15% all’anno. Grazie all’aumento del benessere del popolo russo e alla penetrazione d
ella cultura occidentale più rapidamente è cresciuto il segmento di formaggi stagionati “con muffa” (+30% all’anno). Al secondo e al terzo posto per il ritmo di crescita si sono piazzati i formaggi fusi (+25%) e quelli duri (+24%). I formaggi duri dominano i consumi e l’assortimento offerto dai supermercati e dai negozi dei generi alimentari. . La scarsità di produzione di formaggi è compensata dalle importazioni: attualmente la quote dei formaggi d’importazione raggiunge il 40% dell’intero mercato russo. Secondo le statistiche doganali il principale Paese esportatore di formaggi verso la Russia è l’Ucraina, seguono Lituania e Germania, Finlandia, Francia e Italia.
Il maggiore produttore estero che esporta formaggi verso la Russia è il gruppo olandese Friesland Food Cheese che vende i marchi di formaggi più popolari tra i consumatori russi: Gauda, Edam, Maasdam. Negli ultimi tempi ha guadagnato molta popolarità il formaggio Lamber che si sta diffondendo in tutto il Paese.Nonostante i consumi siano in aumento, il consumo medio pro capite in Russia raggiunge appena i due chili all’anno, mentre la norma di consumo consigliata dai medici è di 6,5 chili. Per questo indicatore la Russia si trova ancora molto indietro rispetto ai Paesi industrialmente sviluppati dove si consumano da 10 a 15 chili di formaggi all’anno per abitante. In Italia il consumo di formaggi medio supera 25 chili l’anno per persona. Inoltre, rispetto alle statistiche dei tempi sovietici i consumi di formaggi in Russia sono diminuiti e finora non sono riusciti a ritornare sui livelli registrati in Urss.
Fonte: intesa csi

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