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16 luglio 2011

Johnson & Johnson cresce in Russia


La multinazionale Johnson & Johnson, attraverso la sua unità svizzera Cilag, ha acquisito per 260 milioni di dollari dal gruppo farmaceutico indiano JB Chemicals & Pharmaceuticals diversi marchi russi di popolari medicinali da banco, con la mossa che estende fortemente la presenza degli americani nel mercato russo dei farmaci vendibili senza obbligo di ricetta, l’ottavo maggiore al mondo; tra i prodotti di cui si sono acquisiti diritti mondiali figurano due antinfluenzali molto diffusi nel paese di Putin, Rinza, rimedio che risulta commercialmente il numero uno per raffreddore e tosse, il similare Doktor Mom, che lo seguirebbe per diffusione, e Fitovit.

Johnson & Johnson ha comunicato che commercializzerà questi farmaci anche nelle altre ex repubbliche sovietiche e in altri paesi.

Il gruppo indiano ha ceduto l’intero business russo e C.S.I., che finora è stato preponderante per la sua divisione estero, dei farmaci da banco essendo alle prese con una ristrutturazione interna; i convenienti farmaci generici indiani sono molto diffusi in Russia, dove le tre maggiori compagnie del paese asiatico sono Ranbaxy, Dr Reddy’s, e JB Chemicals & Pharmaceuticals.

La Russia conta da sola per circa la metà di tutto il mercato dei farmaci da banco dell’Europa centrale ed orientale.

Fonte: U/I

10 luglio 2011

La distribuzione al dettaglio in Russia

Il settore distributivo russo è da anni sulla cresta della crescita. Processi di fusioni ed acquisizioni, entrata nel mercato di società estere, espansione delle reti nelle più remote regioni russe. Il settore è in forte evoluzione e lo sarà ancor di più visto che presenta ancora molte inefficienze rispetto alla GDO europea. X5 è il più grande gruppo al dettaglio per fatturato. Auchan e Metro sono le catene straniere leader. Con l'uscita dal mercato di Carrefour, solo dopo alcuni mesi, e la rinuncia temporanea di Wal-Mart nell'entrarvi, quali saranno le prossime importanti scosse che interesseranno il settore al dettaglio in Russia? Come le imprese straniere possono approcciare con successo i buyers delle catene? Come trattare con loro per poter listare i propri prodotti sugli scaffali della GDO?

Scrivi a info@consulenzarussia.it per scoprire come poter approcciare le catene al dettaglio in Russia e con successo.

9 luglio 2011

Campbell esce dal mercato russo


Soltanto dopo pochi anni, la Campbell Soup Company, colosso americano del settore alimentare, ha deciso di uscire dal mercato russo a causa dell'incapacità dell'azienda di raggiungere i target stabiliti. Chiudendo le operazioni in Russia, la società di fatto taglierà 50 posizioni e si stima che l'investimento complessivo in Russia sia stato di circa $ 75 milioni.

25 giugno 2011

Il contratto di agenzia in Russia

La legislazione russa non prevede per il contratto di distribuzione una specifica disciplina. Sono, infatti, utilizzati a tale scopo i contratti di vendita o quelli di agenzia.Ne discende che i contratti di distribuzione devono essere stipulati in conformità alle previsioni legislative russe previste per i contratti di vendita o di agenzia.Nella legislazione russa il contratto di vendita regolamenta il rapporto tra venditore e acquirente di beni, ovvero, tra venditore e distributore dei beni medesimi.Non è invece regolamentata dalla legislazione russa né l’esclusività di tale rapporto, né altre previsioni tipiche dei contratti di distribuzione.Quanto al contratto di agenzia, la legislazione russa disciplina la vendita di beni da parte dell’agente, sia nel caso in cui la vendita avvenga per conto dell’agente stesso, sia nel caso in cui tale vendita sia effettuata per conto del proponente.L’articolo 1007 del codice civile russo dispone che il contratto di agenzia può prevedere una limitazione del diritto del proponente di concludere contratti analoghi con altri agenti all’interno di un territorio definito nel contratto stesso, ovvero, una limitazione del diritto del proponente di condurre un’attività analoga a quella dell’agente nello stesso territorio.All’agente può essere fatto divieto di concludere contratti analoghi quello stipulato con il proponente nel territorio definito nel contratto. In ogni caso, il contratto non può limitare le categorie di possibili acquirenti, e non può imporre che i beni siano venduti ad acquirenti situati o residenti in un determinato territorio definito nel contratto.Riguardo all’importazione di beni di fornitori stranieri, la disciplina doganale russa e la regolamentazione valutaria russa hanno una influenza decisiva sui rapporti. In particolare, per effetto della regolamentazione valutaria, il contratto di importazione dei beni deve indicare il valore totale dei beni soggetti a importazione. La cifra indicata nel contratto deve corrispondere a quella indicata nel cd “passaporto dell’operazione”, che viene rilasciato dalla banca del partner commerciale russo e deve essere inoltrato alle autorità doganali russe.Il totale delle forniture e dei corrispondenti pagamenti per i beni di cui al contratto non deve eccedere i limiti stabiliti nel passaporto dell’operazione.

In caso di pagamento anticipato dei beni da importare, la disciplina doganale russa impone che detti beni siano forniti entro novanta giorni da tale pagamento.


Fonte: Notiziario Csi

Categoria caffè in quattro catene russe: promozioni