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6 dicembre 2010

L'espansione di Ferrero in Russia

Fonti russe e l’amministrazione regionale interessata hanno confermato gli ulteriori investimenti, di 6 milioni di euro, da parte di Ferrero per il suo stabilimento russo nella regione di Vladimir, dove inizia l’installazione di una terza linea produttiva anche per rendervi possibile la produzione della famosa Nutella, a partire da marzo.
Secondo il protocollo siglato con l’amministrazione regionale, gli investimenti di Ferrero a Vladimir (si tratta della prima fabbrica russa e la seconda dell’Europa orientale) erano stati valutati 200 milioni di euro; la struttura produce già cioccolato per i dolci a marchio Kinder e Raffaello.

Il gruppo dolciario italiano sta puntando molto sul mercato russo, dove ha anche intrapreso diverse battaglie giudiziarie per tutelare i propri marchi commerciali da concorrenti sleali.
Fonte: U/I

4 novembre 2010

Il mercato delle olive in scatola


I consumi del prodotto aumentano in Russia di anno in anno e il trend è destinato a crescere anche se la crisi finanziaria minaccia di frenarlo – I consumatori russi preferiscono olive in scatola senza nocciolo e farcite – I produttori spagnoli controllano il 96% del mercato.
Le olive in scatola - i russi usano due parole diverse per definire le olive verdi (olivy) e quelle nere (masliny)) - sono un prodotto relativamente nuovo per il consumatore russo.
Le olive sono uno dei pochi prodotti che il consumatore russo riceve esclusivamente e soltanto come prodotto conservato. Ai tempi dell’Rss le importazioni di olive (in primo luogo dalla Grecia) in scatola erano molto scarse: era il tipico alimento per la tavola delle feste.
Negli ultimi tempi le olive in scatola sono diventate molto comuni sulla tavola dei russi, e vengono vendute a prezzi piuttosto “democratici”, nonostante siano elusivamente un prodotto d’importazione dal momento che in Russia le olive non vengono coltivate.
Attualmente le olive in scatola vengono importate da 28 Paesi. La posizione dominante e dei produttori spagnoli che controllano il 96% del mercato russo.
Nonostante la diffusione di questo prodotto, i consumatori russi se ne intendono poco o niente di tipi di olive e dei marchi dei produttori. Distinguono il prodotto per il colore (verdi o nere), per il tipo (con o senza nocciolo), per la farcitura e per le dimensioni della scatola.


L’aumento del benessere della popolazione ha fatto sì che attualmente sempre più russi consumino regolarmente e in buone quantità olive in scatola. Secondo gli esperti del mercato agroalimentare della Russia, la popolarità di questo prodotto tra i consumatori continuerà a crescere nei prossimi anni.
Secondo i risultati di un recente sondaggio d’opinione condotto dall’agenzia sociologica Romir, i consumatori russi preferiscono le olive nere a quelle verdi. Nelle grandi città (Mosca, San Pietroburgo e altre con più di un milione di abitanti) il 51% dei consumatori sceglie le olive nere, mentre a quelle verdi va il favore del 49% degli intervistati.
Secondo le stime dell’agenzia Comcon a Mosca il 40% delle famiglie russe mangia olive in scatola almeno una volta ogni tre mesi. A San Pietroburgo questo dato è ancora più basso: il 27% di famiglie pietroburghesi consuma le olive in scatola almeno una volta nel trimestre. Questi dati sono tipici per le città con più di un milione di abitanti. Nei centri abitati minori i consumi di olive in scatola sono decisamente più bassi.
Mosca è la città leader assoluto per il consumo delle olive in scatola, soprattutto per quanto riguarda i prodotti della fascia alta.

Fonte: Csi24

16 ottobre 2010

Dati di mercato - mercato russo

Retail Market è una società che fornisce dati di mercato ed intelligence sul mercato russo al dettaglio e dei beni di consumo. Il monitoraggio del mercato riguarda essenzialmente tre aree: pricing, branding e retailing. Oltre a ciò, Retail Market fornisce servizi di consulenza on demand. I servizi offerti rappresentano dei tools indispensabili per quelle imprese che vogliono avvicinarsi e conoscere seriamente il proprio settore di riferimento in Russia, o che vogliono approfondirne la conoscenza attraverso dati di prima mano aggiornati e specifici.
Per ulteriori informazioni potete contattare Retail Market all'indirizzo e-mail:

14 ottobre 2010

Energia rinnovabile in Russia

L’imprenditoria chiede al Governo di accelerare l’elaborazione di una completa base normativa indispensabile per consentire lo sviluppo del comparto - In questo momento i due settori principali sono il fotovoltaico e l’eolico - La crescita dell’energia rinnovabile è appoggiato dal gruppo statale ‘Rosnano’ - Attualmente la quota delle energie rinnovabili raggiunge appena lo 0,4% della produzione totale di energia elettrica in Russia.

Come ha dichiarato Vekselberg, il magnate noto per il suo sostegno dei progetti in vari settori legati all’energia rinnovabile in Russia e all’estero, in particolare in Svizzera e in Italia, gli imprenditori russi partecipano attivamente all’elaborazione dell’insieme di leggi che possano favorire la crescita del comparto: “Si tratta non soltanto di energia solare, ma anche dell’energia eolica o quella che può essere prodotta dalle maree. Nonostante la Russia sia il Paese più ricco del mondo per le risorse di idrocarburi, l’importanza del settore dell’energia alternativa per l’economia nazionale aumenta di anno in anno”, ha sottolineato Vekselberg.
Il processo di elaborazione della base legale è stato avviato, ma il miliardario ha chiesto a Putin di sostenere e di patrocinare personalmente la stesura degli atti normativi e delle rispettive leggi. Da parte sua, come esempio positivo di sviluppo del mercato dell’energia rinnovabile, il premier Putin ha citato il progetto che “Renova” sta realizzando insieme al gruppo statale per le tecnologie nano ‘Rosnano’ a Novocheboksarsk, nella repubblica della Chuvashija, dove è stata costituita una joint venture sulla base della società svizzera ‘Oerlikon’, controllata da Vekselberg.
Fonte: Intesacsi

8 luglio 2010

Banca Intesa riposiziona il brand in Russia

Zao Banca Intesa ha iniziato le operazioni di rebranding sul mercato russo riconfermando l’interesse per il medesimo e la sua vocazione alla collaborazione con le imprese russe e italiane che lavorano in Russia; questo indirizzo fatto proprio dall’istituto bancario è stato ribadito, nel corso di un’intervista concessa ad un canale televisivo locale, anche dal presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli.

Il banchiere ha infatti parlato di una banca adesso diventata di tipo “universale” a seguito della fusione con Kmb Bank, specializzata nel banking retail, ma ha sottolineato anche a dispetto della crisi il continuato sostegno ai progetti competitivi delle aziende da parte di Zao Banca Intesa, che da qui in avanti guarderà ancora con più riguardo alle Pmi russe, il cui numero sta aumentando con grandi proporzioni.

La nuova “Banca Intesa” russa opererà nei servizi bancari corporate, retail, e nell’investment banking in alcune decine di regioni russe, e in una nota gli italiani avevano già ribadito che la fusione tra le due banche avrebbe creato un istituto “tra le maggiori banche regionali della Russia”.
Fonte: U/I