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31 gennaio 2010

Entrare nel mercato russo: parte 2


Continuiamo il post del 6 dicembre 2009 per analizzare come un produttore deve approcciare mercato russo, cosa deve fare.

Per prima cosa, l’atteggiamento dell’esportatore deve essere attivo, e se crede in quel mercato, deve essere in grado fin da subito di avere un budget di marketing da investire in diverse attività. E’ importante capire alcune cose fondamentali del mercato russo, come fase preliminare:

1. come è strutturato il settore o comparto merceologico in cui opero (che dimensioni ha, se è altamente competitivo, se vi sono spazi nell’offerta, …) ;

2. che offerta esiste sul mercato e chi sono i principali players (segmentazione, posizionamento, mappa concorrenti);

3. che barriere esistono per entrare nel mercato (dazi doganali, logistica, certificazioni, …);

4. come sono strutturati i canali distributivi in quel settore e che peso hanno (retail? tradizionale? Horeca?);

5. chi sono i primi interlocutori con cui iniziare a parlare per sondare l’interesse del mio prodotto.

Questi sono i principali punti da analizzare prima di approcciare il mercato russo. Sono informazioni ed analisi di primaria importanza per evitare di approcciare in modo non corretto e avventuroso i potenziali clienti, e per avere un’idea di quale budget l’azienda potrebbe aver bisogno.

25 gennaio 2010

Intesa Sanpaolo in Russia


L’istituto bancario russo Kmb Bank ha reso noto di avere completato le operazioni di fusione con Bank Intesa, l’omonima unità russa del gruppo italiano Intesa Sanpaolo.
Kmb Bank è stata tradizionalmente specializzata nei servizi per le piccole e medie imprese, compreso il microcredito, con questa attività che si è ulteriormente espansa a suo tempo grazie all’arrivo degli italiani e con la crescita della gamma di prodotti offerti, l’apertura di nuove filiali, e la firma di accordi di collaborazione con alcune amministrazioni regionali.




Fonte: U/I

18 gennaio 2010

Unimilk to launch products under Disney brand


The Russian dairy producer Unimilk plans to launch a range of children’s products under the Disney brand. The company is to sign a licence agreement with the Russian representative office of Walt Disney Pictures and obtain the rights to use almost all of the Disney characters on its product packaging. The production of these dairy products, which will take place at the company’s Petmol plant in St. Petersburg, is scheduled to begin in Q1 2010. Unimilk was founded in 2002 and operates 32 dairy and baby food plants in Russia and Ukraine. Its main brands include Bio Balans, Prostokvashino, Letny Den, Aktual, Dlya Vsey Semi and Tema.



Source: PRM

14 gennaio 2010

Novità dal mondo retail russo

In questi giorni sta venendo discussa dal parlamento (la Duma, la camera bassa del parlamento russo, l’ha già approvata in seconda lettura il 16 dicembre) una controversa misura di legge, la quale potrebbe limitare l’ulteriore espansione delle catene retail con quote nei mercati regionali già superiori al 25%.
Altre misure prevedono il divieto ai retailer di acquisire nuovi punti vendita se ciò portasse al forte aumento della loro presenza sui mercati locali (al livello di distretti municipali), un divieto ai cosiddetti “bonus” e ad esigere commissioni di una certa entità da parte dei fornitori, e la previsione di un periodo massimo per il pagamento delle consegne di merce sempre ai fornitori.
Auchan ha completato a Penza la costruzione di un hard discount da 4,5 milioni di dollari appartenente al nuovo concept aziendale di vendita “Raduga”, di tipo economico e pensato per attrarre maggiormente i consumatori in questo periodo di crisi; la struttura sorge all’interno del centro commerciale Retail Park.
La multinazionale francese del retail, sbarcata in Russia nel 2002, dispone già nel paese delle insegne di vendita Auchan (ipermercati), Atak (discount), Auchan City (superstore), e Auchan Jardin (fai-da-te e giardinaggio).
L’ultima iniziativa commerciale russa è soltanto ai suoi inizi, ma se si dimostrerà di successo Auchan intende aprire nel paese fino a 100 altri outlet a brand Raduga nei centri regionali con una popolazione compresa tra 250 e 500 mila persone.
Fonte: u/i

23 dicembre 2009

Il mercato di frutta e verdura in scatola

In aumento i consumi di frutta e di verdura in scatola - Piselli verdi, olive, cetrioli (sott’aceto o in salamoia), frutta sotto sciroppa, jam e confetture di vario tipo dominano il 50-60% delle vendite totali – In dicembre le vendite di piselli verdi aumentano di parecchie volte rispetto alla media mensile – Sul piano di confezioni il mercato della Russia è ancora dominato di lattine di metallo e di barattoli di vetro.
Gli analisti hanno spiegato che la crescita di questi prodotti potrebbe essere legata all’accelerazione dei ritmi della vita nelle grandi città: i consumatori interessati nell’alimentazione sana hanno poco tempo per prepararsi in cibo della verdura fresca e la sostituiscono con quella in scatola.Nelle reti commerciali godono di una maggiore domanda seguenti tipi di frutta e di verdura conservate: piselli verdi, olive, cetrioli (sott’aceto o in salamoia), frutta sotto sciroppa, jam e confetture di vario tipo.L’insieme di questi prodotti domina il 50-60% delle vendite totali (in denaro). In denominazione quantitativa le vendite del tandem composto di cetrioli sott’aceto e di piselli verdi occupano il 30% del mercato russo di verdura e di frutta in scatola. I cambiamenti stagionali che interessano molto questo tipo di mercato influenzano poco o niente le vendite di cetrioli e di piselli.

Negli ultimi anni il grado della concorrenza su questo mercato particolare non ha subito notevoli mutamenti: come nel 2008 anche nel 2009 nelle reti commerciali di Mosca e di San Pietroburgo sono presentati i prodotti di circa 150 produttori russi e stranieri. In ognuno dei singoli segmenti esiste una decina secca di produttori che dominano le vendite. In alcuni settori 5-6 maggiori produttori riescono a controllare fino al 50% delle vendite, mentre nel comparto di mais dolce alcuni maggiori produttori internazionali ne controllano l’84% delle vendite.



Fonte: Intesa24