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24 ottobre 2009


Da destinazione prioritaria ad uscita totale dal mercato: nessuno, negli anni recenti, sembra aver cambiato radicalmente opinione sulla Russia più velocemente di Carrefour, il più grande retailer d’Europa; la decisione è stata affidata ad uno scarno comunicato che parla dell’assenza di prospettive sufficienti per una crescita organica e di opportunità di acquisizione nel breve e medio periodo in grado di consentire al gruppo di arrivare ad una posizione di leadership.


Nonostante il comunicato, si moltiplicano gli interrogativi per cercare di giustificare realmente la scelta dei francesi, approdati in Russia da appena quattro mesi circa: soltanto alla metà di settembre Carrefour aveva aperto a Krasnodar il suo secondo centro commerciale russo, dal costo di 8 milioni di euro, mentre il primo outlet era stato aperto a Mosca poco tempo prima, a giugno; per la fine dell’anno aveva confermato l’apertura di un terzo ipermercato di dimensioni più contenute a Lipetsk.


Carrefour ha precisato che continuerà a gestire e a mantenere operativi i due ipermercati russi sino a quando avrà trovato un compratore affidabile per i medesimi.



Fonte: Uomini & Imprese

23 ottobre 2009

Farmaci di importazione in Russia

Nella prima metà del 2009 la Russia ha importato farmaci per oltre quattro miliardi di dollari, ovvero 460 milioni di dollari in meno rispetto al corrispondente periodo del 2008. Le stime degli analisti indipendenti sono state confermate grosso modo anche dalle statistiche ufficiali delle Dogane russe, secondo cui nel periodo gennaio-agosto 2009 le importazioni di farmaci dalle società specializzate russe sono diminuite dell’11,2% fino ad arrivare a quota 4,23 miliardi di dollari. Questi dati sono basati sui prezzi ufficialmente dichiarati dai produttori.Le medicine d’importazione controllano il 75% del mercato russo dei farmaci. Negli acquisti centralizzati finanziati dallo Stato la quota dei farmaci stranieri raggiunge addirittura il 90 per cento.Si tratta di un campanello d’allarme vero e proprio: le importazioni dei farmaci non erano mai diminuite dalla crisi finanziaria del 1998. Neppure nel biennio 2001-2002, quando per la prima volte venne introdotta l’Iva sulle medicine: allora le importazioni rallentarono solo leggermente. Anche nei primi sei mesi del 2008, rispetto al corrispondente periodo del 2007 le forniture dei farmaci dall’estero erano aumentate del 55%, salendo da 2,9 miliardi a 4,55 miliardi di dollari. In quel periodo l’intero mercato dei farmaci era cresciuto del 30 per cento. Nel 2009 nei casi migliori le società importatrici sono riuscite a conservare i volumi delle importazioni del 2008.
Fonte: Notiziario dei mercati CSI

10 ottobre 2009

Cambio euro/rublo



Sono mostrati i tassi di cambio storici dell' Euro (EUR) rispetto al Rublo russo (RUB)dalla data 10/09/2009 alla data 09/10/2009

5 ottobre 2009

Operations around Lenta retail chain

Private equity firm TPG Capital [TPG.UL] and the private equity arm of Russian state bank VTB (VTBR.MM) bought a large stake in Russian hypermarket chain Lenta, banking sources told Reuters on Monday.
Their comments followed a report in Kommersant business daily that TPG and VTB had teamed up to buy 35.4 percent in Lenta for between $110 million and $115 million. TPG Capital, VTB Capital and Lenta declined comment.
Lenta had earlier planned to tender an 89 percent stake in the company belonging to its key private shareholders with the exception of the European Bank for Reconstruction and Development, which owns the remaining 11 percent.
Sources had named Wal-Mart (WMT.N), the world biggest retailer, as well as France's Carrefour (CARR.PA) as the main potential bidders.
TPG and VTB bought the stake from Oleg Zherebtzov, the founder of Lenta, who scrapped an earlier option agreement on the share sale with private equity fund Marshall Capital Partners, Kommersant reported.
Lenta is Russia's fifth largest retailer with 36 hypermarkets in 17 cities and had sales of $2.34 billion in 2008.


Source: Reuters

1 ottobre 2009

Forum economico di Soci


Secondo gli organizzatori sono stati 8 mila i partecipanti all'ottavo Forum internazionale degli investimenti di Soci, appena conclusosi nella città della regione di Krasnodar; e 28 paesi stranieri hanno partecipato con proprie delegazioni istituzionali-imprenditoriali: tra questi, Italia, Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Svezia, e Svizzera.Le regioni russe presenti con proprie proposte d'investimento sono state 17 in più della precedente edizione, in tutto 56, di cui 32 rappresentate a Soci direttamente dai loro rispettivi governatori.Il "conteggio" ufficiale dei contratti e degli accordi d'investimento effettivamente siglati si sarebbe fermato a quota 238 unità per un valore complessivo di 481,8 miliardi di rubli, l'equivalente di 15,8 miliardi di dollari circa, ma sono stati migliaia i progetti d'investimento presentati; i contratti siglati nel 2008 si erano fermati a quota 328 miliardi di rubli.La prospettiva (del 2014) di Soci olimpica è ovviamente stata discussa nei dettagli, e numerosissimi degli accordi siglati lo sono stati proprio in vista dei Giochi.


Alle personalità presenti al Forum, anche del Cio, sono stati fatti visitare i cantieri olimpici della città, e proprio durante il Forum si è iniziato a costruire il nuovo Centro olimpico per il pattinaggio, da 12 mila posti.E' stato poi lo stesso Vladimir Putin a mostrare interesse personale per l'effettiva attuazione della famosa "isola artificiale" sul mar Nero, progetto che la crisi aveva nel frattempo messo a tacere: il progetto è infatti stato mostrato di nuovo, e Putin ha detto che il previsto hotel da 24 piani al centro dell'isola, che ricorderà la forma di una torcia olimpica, deve superare per bellezza e qualità il famoso Burj Al Arab di Dubai.




Fonte: U/I