Gaetano Meleal, amministratore delegato di Lavazza, al termine della recente assemblea degli azionisti del gruppo ha specificato che nonostante "l'anno in corso sia più difficile del precedente", e proprio per allargare la propria presenza nei mercati a forte potenziale di crescita, la Russia risulta tra le aree del mondo in cui Lavazza punta ad espandersi; una di queste aree è l'Europa orientale, dove proprio la Federazione Russa rappresenta il mercato più ambito.
Il consumo pro-capite di caffè in Russia è in fase di continuo aumento, e il 60% per volumi viene consumato in bar e ristoranti.
Fonte: U/I
15 giugno 2009
Lavazza vede business in Russia
14 giugno 2009
Il settore Cosmetica russo

Il settore russo della cosmesi è uno dei più ricchi al mondo, grazie soprattutto alla grande attenzione che la popolazione russa femminile ha per il proprio aspetto estetico.
Secondo la banca d'investimenti Renaissance Capital, quest'anno la crescita delle vendite nel mercato russo dei cosmetici diminuirà ma si manterrà pur sempre positiva, prevedibilmente al +9% rispetto al +15% del 2008: la crisi starebbe convincendo i russi a tagliare le spese per i prodotti di lusso, ma i cosmetici e gli articoli per la cura personale restano abbordabili ed il loro consumo viene considerato essenziale per ottenere un senso di benessere nonostante la difficile congiuntura economica.
Il grande produttore russo Kalina vede nel corso del 2009 per i suoi prodotti una richiesta stabile nei segmenti di prezzo medio e basso; questa settimana sempre Kalina ha comunicato che intende entro aprile cedere gli asset produttivi del sussidiario Dr. Scheller, in cui è entrata nel 2005, alla tedesca Weckerle.
10 giugno 2009
Il mercato russo del mobili
Ai tempi dell’Urss i mobili di qualità in Russia facevano parte di una categoria di beni di consumo molto difficile da trovare. Mentre l’industria sovietica produceva dei mobili orribili, i consumatori andavano a caccia”di mobili fabbricati nei Paesi del blocco socialista: Romania, Bulgaria, Polonia e l’ex Yugoslavia. Questa situazione è durata fino alla fine degli anni 90 ed è terminata in seguito al crollo del regime e al passaggio del Paese a un sistema economico di mercato. Mentre all’inizio del nuovo periodo il mercato era dominato da mobili di importazione, dopo la crisi finanziaria del 1998 l’industria russa del mobile ricoperto è riuscita a spodestare i produttori stranieri nel settore dei mobili economici. Nel settore dei mobili di fascia alta il primato appartiene ancora ai produttori stranieri e in primo luogo a quelli italiani, mentre la quota dei mobili ricoperti d’importazione raggiunge attualmente il 20-25% dell’intero mercato.
Uno dei tratti molto particolari che distinguono i prodotti russi da quelli stranieri è conseguenza del fatto che i divani vengono usati non soltanto per sedersi ma anche per dormire. Gli specialisti dell’Ikea si sono accorti con molta sorpresa subito dopo il loro ingresso sul mercato russo della domanda molto alta non solo di divani letto, ma anche di poltrone letto.
Un altro tratto molto particolare che distingue il mercato russo da quello europeo è legato alla voglia di prodotti nuovi: mentre in Europa una linea di prodotti può ottenere per anni il gradimento dei clienti, il consumatore russo - reduce di quasi un secolo di negozi assolutamente vuoti - chiede continuamente prodotti nuovi e originali. Di conseguenza le fabbriche russe sono costrette a studiare e a promuovere sul mercato almeno 10 prodotti nuovi l’anno. Un prodotto innovativo e originale è in grado di garantire al produttore vendite alle stelle.Negli ultimi anni nel commercio di mobili si è creato il sistema seguente: il cliente sceglie in un negozio il tipo di mobile preferito, il tipo di rivestimento, il colore, eccetera, e paga per il prodotto. Dopodiché il venditore invia l’ordinazione alla fabbrica produttrice. Quando il prodotto - per esempio, un divano - è pronto, viene spedito al negozio, che provvede a consegnarlo al cliente. In Russia è normale aspettare la consegna del prodotto ordinato uno-due mesi, perché questa attesa è compensata dalla possibilità di scegliere tra tanti tipi di tessuti e di pelli.
I produttori russi non sono ancora in grado di soddisfare al 100% la domanda dei consumatori. E non si parla ancora di esportazione: i mobili ricoperti di produzione russa vengono venduti per il 100% in Russia e in alcuni altri Paesi dell’ex Unione Sovietica.I periodo più caldo per le vendite dei mobili per la casa della fascia “budget” in Russia dura da agosto al mese di gennaio, dopodiché arriva un periodo di calo della domanda, nel corso del quale le fabbriche sono costrette a tagliare la propria produzione. Le vendite dei mobili della fascia alta non sono soggette a effetti stagionali. Per questo motivo molte fabbriche cercano di spostare le proprie produzione nei segmenti più alti del mercato.
Fonte: materiali notiziario CSI
5 giugno 2009
Economic forum in St. Petersburg

The economic crisis might have made the St. Petersburg economic forum more modest. But the 3-day event will promote Russia as one of the world’s leading investment destinations.
The 2009 St. Petersburg International Economic Forum is unlikely to match the $14.5 billion worth of deals signed off in 2008. The global financial crisis, and ensuing economic downturn, mean that Russia’s premier investment showcase will present a different economy to global investors with a different outlook. Russian Presidential Aide, Arkady Dvorkovich believes this years forum will be more about cultivating longer term investors.
“We believe that foreign investors' behavior is quite prudent and stable right now. There is no outflow of investment from Russia, and we know many companies have further plans to invest into the Russian economy including financial sector, manufacturing, energy, as well as services – retail, in particular.”
Source: RussiaToday
2 giugno 2009
La ripresa della borsa russa
Russian stocks gained the most among equity markets worldwide after UBS predicted a 30 percent surge for shares that have almost doubled this year. Sberbank rallied 17 percent after UBS recommended the nation's biggest bank, saying it has become "more comfortable with risks in the financial industry." Rosneft and LUKoil advanced more than 6 percent as oil increased for a sixth day. The 50-stock RTS Index added 7.3 percent to 1,167.42, the most in almost three months. The ruble-denominated MICEX Index jumped 7.4 percent to 1,206.2, closing above 1,200 for the first time since Sept. 8. The ruble strengthened as much as 1.3 percent to 30.58 per dollar, the highest since Jan. 9. "Russia is still a relatively cheap market," Stephen Jennings, chief executive officer at Renaissance Group in Moscow, said Monday. "What we've seen is a return to normality." Even after its rally this year, the RTS is valued at 6.8 times reported profit, less than half the price-to-earnings ratio of the other so-called BRIC countries, Brazil, India and China.
"The Russian market rally has been strong, and we feel it has not run out of steam," wrote UBS analysts, led by Dmitry Vinogradov, in Moscow in a report dated Monday. "Following the strong rally by exporters, we now recommend starting to rotate into domestic names, which should benefit from any economic upturn and strengthening currency." Russia, the world's largest energy supplier, will probably be back on a sustainable growth path in the third quarter, possibly even in the second, UBS economist Clemens Grafe wrote in a separate report. "The trough is behind us," Grafe wrote, adding that there are "green shoots" to be seen in a "mildly stronger" ruble and a slowing of inflation.
Fonte: Bloomberg
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