Sponsor

10 marzo 2010

Mosca una piazza molto attrattiva per gli investitori


Le economie globali si stanno riavendo dalla crisi e sono in cerca di investimenti strategici. Per la prima volta gli analisti internazionali hanno dichiarato che Mosca offre migliori possibilità per gli investitori di New York. Il rating delle dieci città più interessanti per gli investitori, elaborato dall’agenzia finanziaria francese Paris Ile de France Capitale Economique in collaborazione con la società di consulenza internazionale KPMG, vede al primo posto Londra, che nel 2009 è riuscita a realizzare 270 grandi progetti d’investimento. Invece, la “Grande mela” che nel 2008 - così come per molti anni prima - era al terzo posto, nel 2009 è retrocessa al decimo, mentre la capitale russa è salita al sesto.
Il sesto posto di Mosca riflette soprattutto le aspettative degli investitori globali, legate ai piani del Cremlino di trasformare la capitale russa in uno dei più importanti centri finanziari del mondo.
In febbraio la Borsa Mice (Moscow international stock exchange) ha reso nota l’intenzione di aprire una propri rappresentanza a Londra, un passo che favorirebbe un’ulteriore integrazione della Russia nella comunità finanziaria internazionale. “L’ufficio a Londra sarà aperto nella prima metà del 2010”, ha dichiarato il vice presidente della Borsa Micex, Vladimir Gusakov.
La Borsa Micex è una delle due maggiori piazze russe, la cui quota del mercato azionario russo con il settore extra borsistico raggiunge il 67 per cento del totale. La Borsa Micex è la più grande piazza non soltanto della Russia e dei Paesi della Csi, ma anche dell’Europa Centrale e Orientale. Inoltre è tra 30 maggiori Borse del mondo. La quota della Borsa Micex nelle contrattazioni delle attività russe e dei depositary receipts delle azioni delle società russe raggiunge il 63 per cento. Malgrado la crisi globale, la Borsa Micex ha aumentato nel 2009 i propri redditi del 34,7 per cento. Come primo passo verso l’internazionalizzazione la Borsa Micex aveva siglato due anni fa un accordo di cooperazione con la Borsa tedesca.
Infine, tra i fattori che danno una prova dell’uscita dell’economia russa dalla crisi è da segnalare la posizione più solida delle banche del Paese, che secondo un’analisi della Banca centrale sono in grado di compensare, senza crollare, le eventuali perdite dovute all’accumulo delle attività tossiche.
Secondo i dati dell’Istituto centrale il volume dei debiti scaduti nel totale portafoglio creditizio avrebbe raggiunto il 5,2 per cento, mentre le riserve costituite per compensare le perdite sono ormai arrivate al 9,8% del portafoglio creditizio delle banche.



Fonte: Intesa24

Nessun commento:

Posta un commento