In generale le catene russe della grande distribuzione organizzata intendono riprendere ad espandersi quest’anno dopo un 2009 trascorso per lo più in maniera fiacca, nel paese che secondo PricewaterhouseCoopers diventerà la maggiore economia d’Europa entro il 2030.
Il successo (o il mancato crollo) dei discount russi nel 2009 sta invero convincendo molti retailer ad allargarsi quest’anno scegliendo di aprire nuovi outlet di format democratico, o comunque di riconvertire finalmente il proprio business alla luce delle nuove condizioni del mercato.
Il successo (o il mancato crollo) dei discount russi nel 2009 sta invero convincendo molti retailer ad allargarsi quest’anno scegliendo di aprire nuovi outlet di format democratico, o comunque di riconvertire finalmente il proprio business alla luce delle nuove condizioni del mercato.
Il gruppo X5, il maggior retailer russo per entrate, ha riportato per il 2009 un incremento delle sue vendite pari al 33% su base annuale a 275 miliardi di rubli, ovverosia circa 9,3 miliardi di dollari; l’avanzamento più consistente si è registrato nel quarto trimestre, con vendite aumentate del 23% a quasi 79 miliardi di rubli, anche grazie a varie offerte-convenienza predisposte per il periodo natalizio.
Nella divisa americana, secondo X5 le vendite dello scorso anno sarebbero cresciute del 4%.
Alla fine del 2009 il gruppo ha contato 1.372 outlet, dei quali sono stati 271 quelli aggiunti nell’anno, e tra questi i supermercati della catena Paterson acquisita sempre nel 2009; alla strategia di non smettere le acquisizioni dei rivali più deboli anche durante la crisi, nel 2009 X5 ha affiancato quella di diminuire i prezzi dei propri prodotti per venire maggiormente incontro ai consumatori russi, e infine la sua disponibilità di supermercati appartenenti a diversi format.
Per l’anno il gruppo ha anche riportato un aumento del 5% tanto nella frequentazione delle sue strutture (ma del 10% nei suoi hard discount) quanto nell’ammontare medio degli scontrini emessi.
Magnit ha invece riportato un aumento del 5,8% nell’ammontare medio degli scontrini emessi durante il 2009 ma anche la diminuzione dell’1,5% della frequentazione, a causa di quelli che gli esperti hanno chiamato errori nelle sue politiche di prezzo.
Il gruppo X5 quest’anno intende continuare ad aprire nuove strutture, e dal punto di vista geografico intende focalizzarsi in particolare sulla Russia meridionale, dove il numero di supermercati esistenti verrà aumentato di ben il 68%; all’inizio di febbraio X5 ha intanto già aperto un nuovo ipermercato Karusel da 13 mila metri nella regione di Rostov, all’interno del centro commerciale Megamat del capoluogo.
Anche grazie all’apertura di nuovi supermercati che neppure la crisi è stata in grado di fermare l’anno scorso (646 contro le 358 del 2008!), il competitor Magnit nel 2009 ha aumentato su base annuale le sue vendite in termini rublo di oltre il 28% a quasi 170 miliardi.
Anche Magnit intende espandersi nel 2010: prevedendo un ulteriore aumento delle vendite di oltre il 20%, quest’anno il grande retailer con i quartier generali nella regione di Krasnodar investirà oltre un miliardo di dollari per aprire fino a 550 discount e 30 ipermercati.
Magnit ha appena annunciato anche la costruzione nella regione di Tambov di un centro logistico da 16 milioni e mezzo di dollari per 26.500 metri di superficie che servirà una dozzina di regioni russe: avrà linee di selezione di prodotti alimentari ed etichettatura con codici a barre, ed amplissimi refrigeratori.
Le vendite 2009 di Sedmoi Kontinent sono aumentate del 12% a oltre 49 miliardi di rubli, ma i suoi profitti netti secondo gli standard contabili internazionali potrebbero avere subito un calo abbastanza drastico; nel 2010 questo retailer, il meno favorito dalla diminuzione dei prezzi praticati decisa nel corso del 2009, intende comunque aprire 14 nuovi punti vendita.
Dixy, un altro dei principali retailer alimentari russi con forte presenza regionale, ha registrato nel 2009 entrate in diminuzione su base annuale del 12% al corrispondente di 1,71 miliardi di dollari; ciononostante per il 2010 ha annunciato investimenti per 3 miliardi di rubli diretti all’apertura di altri suoi discount.
Fonte: U/I
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