Nella prima metà del 2009 la Russia ha importato farmaci per oltre quattro miliardi di dollari, ovvero 460 milioni di dollari in meno rispetto al corrispondente periodo del 2008. Le stime degli analisti indipendenti sono state confermate grosso modo anche dalle statistiche ufficiali delle Dogane russe, secondo cui nel periodo gennaio-agosto 2009 le importazioni di farmaci dalle società specializzate russe sono diminuite dell’11,2% fino ad arrivare a quota 4,23 miliardi di dollari. Questi dati sono basati sui prezzi ufficialmente dichiarati dai produttori.Le medicine d’importazione controllano il 75% del mercato russo dei farmaci. Negli acquisti centralizzati finanziati dallo Stato la quota dei farmaci stranieri raggiunge addirittura il 90 per cento.Si tratta di un campanello d’allarme vero e proprio: le importazioni dei farmaci non erano mai diminuite dalla crisi finanziaria del 1998. Neppure nel biennio 2001-2002, quando per la prima volte venne introdotta l’Iva sulle medicine: allora le importazioni rallentarono solo leggermente. Anche nei primi sei mesi del 2008, rispetto al corrispondente periodo del 2007 le forniture dei farmaci dall’estero erano aumentate del 55%, salendo da 2,9 miliardi a 4,55 miliardi di dollari. In quel periodo l’intero mercato dei farmaci era cresciuto del 30 per cento. Nel 2009 nei casi migliori le società importatrici sono riuscite a conservare i volumi delle importazioni del 2008.
Fonte: Notiziario dei mercati CSI
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