In attesa che Carlsberg (marchi Carlsberg, Baltika, Kronenbourg, Holsten) renda noti in questi giorni gli ultimi suoi risultati operativi, gli analisti hanno notato che la Russia è diventata di gran lunga il più importante motore di crescita per la quarta maggiore distilleria di birra al mondo, dopo che l'incremento delle vendite (che pur contano ancora per il 60% del totale) in Europa occidentale e settentrionale è ormai stagnante sin dall'anno scorso.
Alla fine del 2008 nel paese di Putin Carlsberg, dopo l'acquisizione del noto marchio locale Baltika da Scottish & Newcastle, avrebbe contato per il 38,3% di tutto il mercato della birra, riuscendo a guadagnare posizioni sui marchi russi più a buon mercato nonostante lo sfociare della crisi negli ultimi mesi dell'anno.
Alla fine del 2008 nel paese di Putin Carlsberg, dopo l'acquisizione del noto marchio locale Baltika da Scottish & Newcastle, avrebbe contato per il 38,3% di tutto il mercato della birra, riuscendo a guadagnare posizioni sui marchi russi più a buon mercato nonostante lo sfociare della crisi negli ultimi mesi dell'anno.
Mentre rapporti dei competitor Heineken e SabMiller affermano che nel primo trimestre dell'anno il mercato russo della birra si è stabilizzato dopo il relativo deterioramento (-1%) del 2008, in Russia Carlsberg è interessata ad espandersi nelle regioni oltre Mosca e San Pietroburgo.
Secondo gli analisti, la Russia conta per circa la metà dei profitti del gruppo Carlsberg, previsti raddoppiare proprio a seguito dell'acquisto di Baltika.
Fonte: Uomini e Imprese
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