I consumi del prodotto aumentano in Russia di anno in anno e il trend è destinato a crescere anche se la crisi finanziaria minaccia di frenarlo – I consumatori russi preferiscono olive in scatola senza nocciolo e farcite – I produttori spagnoli controllano il 96% del mercato.
Le olive in scatola - i russi usano due parole diverse per definire le olive verdi (olivy) e quelle nere (masliny)) - sono un prodotto relativamente nuovo per il consumatore russo.
Le olive sono uno dei pochi prodotti che il consumatore russo riceve esclusivamente e soltanto come prodotto conservato. Ai tempi dell’Rss le importazioni di olive (in primo luogo dalla Grecia) in scatola erano molto scarse: era il tipico alimento per la tavola delle feste.
Negli ultimi tempi le olive in scatola sono diventate molto comuni sulla tavola dei russi, e vengono vendute a prezzi piuttosto “democratici”, nonostante siano elusivamente un prodotto d’importazione dal momento che in Russia le olive non vengono coltivate.
Attualmente le olive in scatola vengono importate da 28 Paesi. La posizione dominante e dei produttori spagnoli che controllano il 96% del mercato russo.
Nonostante la diffusione di questo prodotto, i consumatori russi se ne intendono poco o niente di tipi di olive e dei marchi dei produttori. Distinguono il prodotto per il colore (verdi o nere), per il tipo (con o senza nocciolo), per la farcitura e per le dimensioni della scatola.
L’aumento del benessere della popolazione ha fatto sì che attualmente sempre più russi consumino regolarmente e in buone quantità olive in scatola. Secondo gli esperti del mercato agroalimentare della Russia, la popolarità di questo prodotto tra i consumatori continuerà a crescere nei prossimi anni.
Secondo i risultati di un recente sondaggio d’opinione condotto dall’agenzia sociologica Romir, i consumatori russi preferiscono le olive nere a quelle verdi. Nelle grandi città (Mosca, San Pietroburgo e altre con più di un milione di abitanti) il 51% dei consumatori sceglie le olive nere, mentre a quelle verdi va il favore del 49% degli intervistati.
Secondo le stime dell’agenzia Comcon a Mosca il 40% delle famiglie russe mangia olive in scatola almeno una volta ogni tre mesi. A San Pietroburgo questo dato è ancora più basso: il 27% di famiglie pietroburghesi consuma le olive in scatola almeno una volta nel trimestre. Questi dati sono tipici per le città con più di un milione di abitanti. Nei centri abitati minori i consumi di olive in scatola sono decisamente più bassi.
Mosca è la città leader assoluto per il consumo delle olive in scatola, soprattutto per quanto riguarda i prodotti della fascia alta.
Fonte: Csi24
Le olive in scatola - i russi usano due parole diverse per definire le olive verdi (olivy) e quelle nere (masliny)) - sono un prodotto relativamente nuovo per il consumatore russo.
Le olive sono uno dei pochi prodotti che il consumatore russo riceve esclusivamente e soltanto come prodotto conservato. Ai tempi dell’Rss le importazioni di olive (in primo luogo dalla Grecia) in scatola erano molto scarse: era il tipico alimento per la tavola delle feste.
Negli ultimi tempi le olive in scatola sono diventate molto comuni sulla tavola dei russi, e vengono vendute a prezzi piuttosto “democratici”, nonostante siano elusivamente un prodotto d’importazione dal momento che in Russia le olive non vengono coltivate.
Attualmente le olive in scatola vengono importate da 28 Paesi. La posizione dominante e dei produttori spagnoli che controllano il 96% del mercato russo.
Nonostante la diffusione di questo prodotto, i consumatori russi se ne intendono poco o niente di tipi di olive e dei marchi dei produttori. Distinguono il prodotto per il colore (verdi o nere), per il tipo (con o senza nocciolo), per la farcitura e per le dimensioni della scatola.
L’aumento del benessere della popolazione ha fatto sì che attualmente sempre più russi consumino regolarmente e in buone quantità olive in scatola. Secondo gli esperti del mercato agroalimentare della Russia, la popolarità di questo prodotto tra i consumatori continuerà a crescere nei prossimi anni.
Secondo i risultati di un recente sondaggio d’opinione condotto dall’agenzia sociologica Romir, i consumatori russi preferiscono le olive nere a quelle verdi. Nelle grandi città (Mosca, San Pietroburgo e altre con più di un milione di abitanti) il 51% dei consumatori sceglie le olive nere, mentre a quelle verdi va il favore del 49% degli intervistati.
Secondo le stime dell’agenzia Comcon a Mosca il 40% delle famiglie russe mangia olive in scatola almeno una volta ogni tre mesi. A San Pietroburgo questo dato è ancora più basso: il 27% di famiglie pietroburghesi consuma le olive in scatola almeno una volta nel trimestre. Questi dati sono tipici per le città con più di un milione di abitanti. Nei centri abitati minori i consumi di olive in scatola sono decisamente più bassi.
Mosca è la città leader assoluto per il consumo delle olive in scatola, soprattutto per quanto riguarda i prodotti della fascia alta.
Fonte: Csi24
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