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6 settembre 2009

Lo stato dell'industria farmaceutica russa



Il presidente Medvedev ha criticato lo stato dell’industria farmaceutica russa definendolo critico, per la grande quota prodotta di medicinali di semplice manifattura e di vecchia concezione, oppure di farmaci generici fabbricati sulla base di principi attivi importati, e l’assenza di medicinali e tecnologie farmaceutiche di concezione propria; secondo il presidente russo le multinazionali farmaceutiche sarebbero interessate a costituire joint venture con la compagnie russe, che tuttavia sarebbero del tutto impreparate a tali progetti comuni, in parte anche per colpa del governo, che sinora non ha predisposto alcun programma strategico per lo sviluppo del settore.
La Russia continua anche a dipendere dall’import di medicinali particolarmente avanzati o per patologie particolari e complesse.
Ad esempio, Pharmstandard è una delle maggiori compagnie farmaceutiche russe e dispone di cinque stabilimenti, ma oltre che a farmaci produce anche attrezzature ed articoli medicali; due anni fa fu la prima del suo settore a tenere un’Ipo da cui ricavò ben 880 milioni di dollari.
Pharmstandard ha appena concluso una fornitura allo Stato del farmaco antitumore Velcade, che distribuisce su licenza di Janssen-Cilag (gruppo Johnson & Johnson), dalle dimensioni e dal valore così importanti da permettere all’azienda di incrementare i propri profitti netti nel primo semestre del 47% a 2,6 miliardi di rubli.

Fonte: U/I

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