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25 giugno 2011

Il contratto di agenzia in Russia

La legislazione russa non prevede per il contratto di distribuzione una specifica disciplina. Sono, infatti, utilizzati a tale scopo i contratti di vendita o quelli di agenzia.Ne discende che i contratti di distribuzione devono essere stipulati in conformità alle previsioni legislative russe previste per i contratti di vendita o di agenzia.Nella legislazione russa il contratto di vendita regolamenta il rapporto tra venditore e acquirente di beni, ovvero, tra venditore e distributore dei beni medesimi.Non è invece regolamentata dalla legislazione russa né l’esclusività di tale rapporto, né altre previsioni tipiche dei contratti di distribuzione.Quanto al contratto di agenzia, la legislazione russa disciplina la vendita di beni da parte dell’agente, sia nel caso in cui la vendita avvenga per conto dell’agente stesso, sia nel caso in cui tale vendita sia effettuata per conto del proponente.L’articolo 1007 del codice civile russo dispone che il contratto di agenzia può prevedere una limitazione del diritto del proponente di concludere contratti analoghi con altri agenti all’interno di un territorio definito nel contratto stesso, ovvero, una limitazione del diritto del proponente di condurre un’attività analoga a quella dell’agente nello stesso territorio.All’agente può essere fatto divieto di concludere contratti analoghi quello stipulato con il proponente nel territorio definito nel contratto. In ogni caso, il contratto non può limitare le categorie di possibili acquirenti, e non può imporre che i beni siano venduti ad acquirenti situati o residenti in un determinato territorio definito nel contratto.Riguardo all’importazione di beni di fornitori stranieri, la disciplina doganale russa e la regolamentazione valutaria russa hanno una influenza decisiva sui rapporti. In particolare, per effetto della regolamentazione valutaria, il contratto di importazione dei beni deve indicare il valore totale dei beni soggetti a importazione. La cifra indicata nel contratto deve corrispondere a quella indicata nel cd “passaporto dell’operazione”, che viene rilasciato dalla banca del partner commerciale russo e deve essere inoltrato alle autorità doganali russe.Il totale delle forniture e dei corrispondenti pagamenti per i beni di cui al contratto non deve eccedere i limiti stabiliti nel passaporto dell’operazione.

In caso di pagamento anticipato dei beni da importare, la disciplina doganale russa impone che detti beni siano forniti entro novanta giorni da tale pagamento.


Fonte: Notiziario Csi

Categoria caffè in quattro catene russe: promozioni




18 giugno 2011

Statistiche sull'economia russa

Nei primi quattro mesi del 2011 il Pil russo è aumentato su base annua del 3,9 per cento. Nei primi quattro mesi degli anni 2009-2010 il Pil russo era cresciuto rispettivamente del 4% e del 5,3%.

Nei primi quattro mesi del 2011 la bilancia positiva del commercio russo con l’estero è aumentata rispetto allo stesso periodo del 2010 del 12,2%, salendo a 68,3 miliardi di dollari (nel periodo gennaio-aprile 2010 la bilancia positiva del commercio estero era stata pari a 60,9 miliardi di dollari).

Fonte: IntesaCsi

Il mercato russo dei formaggi e latticini


Non è un mistero che in Russia una delle categorie di prodotti alimentari più essenziali è quella dei formaggi e dei latticini. Una famiglia media russa compra durante un anno circa 10-19 prodotti di quest categoria con una frequenza di acquisto di circa 80 referenze l'anno. Il volume di mercato dei formaggi e latticini è incrementato del 6% nel 2010 rispetto al 2009. La presenza di prodotti italiani in questa particolare categoria è relativamente bassa, se considerato il canale retail. Per maggiori informazioni sul segmento formaggi e latticini in Russia scrivete a info@consulenzarussia.it

Fonte: Consulenzarussia.it