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23 giugno 2010

La Russia è un'area strategica per l'Italia


In un discorso pronunciato di fronte ai soci del GIM, Zegna ha sottolineato l'importanza del mercato russo per le imprese italian e in particolare lo sviluppo delle relazioni economiche e commerciali con la Russia, “l’Italia è arrivata a essere il terzo fornitore:in Russia c’è la crema della crema delle aziende italiane, ma il numero è estremamente limitato: ci sono 400 imprese che dovrebbero aumentare almeno fino a 600”.
La parola dunque va alle piccole e medie imprese che purtroppo “finora hanno avuto uno spazio operativo molto ridotto, invece oggi dovremmo cercare di aiutarle e spingerle dall’Italia, affinché trovino fuori dai confini nazionali ed europei, quello che purtroppo il mercato interno non offre più”.
In Russia “c'è grande spazio” ma le aziende italiane devono “strutturarsi, potenziarsi”, su “un terreno comunque favorevole. Il bagaglio in termini di prodotti, di flessibilità, di innovazione, di creatività può far scoprire un mercato che potrebbe rivelarsi fondamentale per lo sviluppo del nostro Paese”.
Uno dei problemi del mercato russo è la contraffazione e la notevole permeabilità rispetto alle esportazioni cinesi. “Si può combattere la contraffazione debellandone la produzione, ma è molto difficile perché nasce da laboratori di piccole aziende difficili da censire, individuare e combattere. Poi, probabilmente si potrebbe contrastare aumentando i controlli alle dogane e, Infine, sensibilizzando il consumatore”.
Nel loro piano economico quinquennale, ha ricordato poi Zegna, le autorità cinesi hanno enfatizzato la lotta alla contraffazione che potrebbe significare l’arrivo di uno tsunami di prodotti contraffatti in Russia, e ciò metterebbe ancora in difficoltà il produttore italiano.
La Russia per l’Italia, ha sottolineato Zegna, è una delle aree più importanti. La missione dell’impresa italiana in Russia dell’aprile 2009 con la partecipazione di oltre 500 aziende italiane è stato un segno molto forte dell’interesse, non soltanto delle grandi aziende, ma soprattutto da parte delle piccole e medie. Ma una missione di certo non basta, è importante la continuità. Bisogna anche dimostrare che l’importanza che si dà alla Russia viene poi mantenuta.


Fonte: Intesa/CSI

22 giugno 2010

Zuegg cresce in Russia


Secondo la stampa locale, l’azienda veronese Zuegg si attende dalle sue operazioni russe un giro d’affari di 30 milioni di euro entro il 2014 e il graduale potenziamento della produzione effettiva di frutta trasformata (frutta semilavorata e preparati per l’industria dolciaria e degli yogurt) presso lo stabilimento di Afanasovo, nel distretto di Maloyaroslavetsky della regione di Kaluga, la cui capacità è stata finora utilizzata soltanto per la metà ma che dovrà raggiungere i pieni livelli di 40 mila tonnellate annue (non confermate); soltanto parziale risulterebbe anche l’utilizzo di tutti i terreni sul sito a disposizione dell’azienda alimentare italiana.

Nella Federazione Russa intende in particolare fidelizzare i propri ingredienti presso la clientela più esigente, ed allargare la sua presenza all’interno delle migliori catene distributive; in precedenza Zuegg aveva già precisato che con lo stabilimento russo, rivolto principalmente ai grandi clienti locali di semilavorati di frutta per il settore dolciario e caseario, avrebbe in un momento successivo potuto raggiungere da Kaluga anche gli altri mercati dell’Europa orientale.
Fonte: U/I

7 giugno 2010

Nuovo impianto Kimberly Clark a sud di Mosca

Questa settimana Kimberly-Clark apre a Stupino, a sud di Mosca, la sua fabbrica russa di pannolini, un investimento da 170 milioni di dollari in questo primo stadio, per un mercato che vede il suo principale competitor straniero in Procter & Gamble; lo stabilimento rifornirà anche i mercati di Ucraina e Bielorussia, sarà il più grande in tutta l’Europa orientale per la multinazionale, e secondo alcune fonti gli investimenti complessivi negli stadi successivi della struttura arriveranno a quasi mezzo miliardo di dollari.

Molto noti sono i marchi Huggies e Kleenex di Kimberly-Clark; la multinazionale americana produce per lo più prodotti di consumo in carta, e tra gli altri suoi brand figurano anche i prodotti Cottonelle, Kotex, e Wypall.
Fonte: U/I